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Vacanza a Sharm el Sheikh, fa snorkeling e rischia di affogare: salvato da un campione di kickboxing

Si era immerso per fare snorkeling quando ha avuto un malore in acqua: un altro sub, campione italiano di kickboxing, lo ha notato e riportato in superficie.
A cura di Beatrice Tominic
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Alessandro, 32enne di Torrimpietra, ha rischiato di affogare mentre stava facendo snorkeling nelle acque del parco nazionale di Ras Mohamed, riserva naturale che si trova non lontana da Sharm el Sheikh: a salvarlo, un ragazzo romano, Lorenzo Sforza, campione di kickboxing. Si è risvegliato in una stanza di ospedale, con la maschera di ossigeno sul volto e la sua fidanzata accanto, che gli teneva la mano: "Se non fosse stato per lui, sarei morto", ha dichiarato il ragazzo che da poco è rientrato in Italia dopo la vacanza.

Se non fosse corso in suo soccorso Lorenzo Sforza, 22enne romano, Alessandro sarebbe annegato nel Mar Rosso, fra l'Egitto e l'Arabia Saudita. Grazie allo sportivo 22enne, già calciatore del Campionato Junior Elite e oggi appassionato di kickboxing, che lo scorso marzo ha vinto il titolo italiano Etf, Alessandro è tornato a casa.

La dinamica dei fatti

Alessandro si era da poco immerso con la sua maschera per fare snorkeling nella riserva naturale, mentre la fidanzata e la suocera si trovavano a riva. Anche Lorenzo stava praticando snorkeling in quella zona: è proprio durante la sua immersione che ha notato il ragazzo cadere verso il fondale a testa in giù: "Era una zona molta buia e Alessandro si trovava già a cinque o sei metri di profondità – ha raccontato a il Messaggero – Io, invece, ero ad un metro circa, ma ho capito subito che era successo qualcosa: sembrava che avesse le convulsioni".

Così il campione di kickboxing ha raggiunto l'altro ragazzo e, afferrandolo per una pinna, ha provato a portarlo in superficie: "Non dimenticherò mai quei momenti: ho temuto di non avere la forza per tirarlo su. Mi iniziava a scoppiare la testa e sembrava che stessi per svenire, ma ho raccolto tutte le mie forze e l'ho tirato su – ha continuato a raccontare Lorenzo – Per pochi secondi sarei potuto morire anche ioEro da troppo tempo sott'acqua e temevo di non riuscire a risalire con Alessandro".

L'arrivo dei soccorsi

Non appena raggiunta la riva, Lorenzo ha iniziato ad urlare per attirare l'attenzione dei turisti che hanno immediatamente allertato i soccorsi. Mentre stava salvando il ragazzo, Lorenzo ha urtato contro la barriera corallina e ha riportato alcune ferite sul corpo, numerosi graffi sulla schiena e sulle gambe, ma Alessandro si trovava in condizioni peggiori. Il suo viso era grigio e lui immobile, come un blocco di marmo, ha continuato a raccontare Lorenzo: "Ho vissuto la scena più brutta della mia vita, mi sembrava di trovarmi in un film. Ho avuto davvero paura per lui: essendo una zona frequentata da molti turisti stranieri ci sono diverse ambulanze disponibili e i soccorsi sono arrivati immediatamente".

L'incontro

Dopo questa disavventura, i due ragazzi si sono incontrati: "L'ho subito abbracciato – ha raccontato Alessandro, che nel frattempo ha terminato gli esami di routine – Se non fosse stato per lui, oggi non sarei qui a ricordare quei momenti". Secondo i medici e gli infermieri si è trattato di una congestione: il malore e lo svenimento sarebbero stati causati dal passaggio repentino dalle temperature calde dell'esterno, al freddo dell'acqua.

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