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Usava documenti falsi per parlare con l’amico in carcere: condannato ‘o Principe di Tor Bella Monaca

Vincenzo Nastasi, conosciuto come ‘o Principe di Tor Bella Monaca per il suo stile di vita appariscente, è stato condannato a dieci mesi di reclusione.
A cura di Natascia Grbic
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Si è presentato diverse volte nel carcere romano di Regina Coeli con un documento falso. L'incredibile vicenda ha per protagonista Vincenzo Nastasi, ‘o Principe di Tor Bella Monaca, già condannato a nove anni di cercare per la gestione della piazza di spaccio di via dell'Archeologia.

Nastasi ha usato documenti falsi per entrare in carcere e accedere ai colloqui con un suo amico, detenuto a Regina Coeli. Davanti al giudice si è giustificato dicendo che in quel periodo faceva uso di droghe e che quindi non era pienamente consapevole della gravità dei suoi comportamenti. Non è bastato, ed è stato condannato a dieci mesi di reclusione, anche se ha chiesto scusa al giudice e ammesso le sue responsabilità.

Chi è Vincenzo Nastasi, ‘o principe di Tor Bella Monaca

I fatti  risalgono al 17 novembre del 2016 e al 23 gennaio del 2017. Nel frattempo Nastasi è stato prima condannato per spaccio a diciotto anni di reclusione in primo grado per spaccio, e a nove in appello. L'organizzazione che aveva messo su, fatta di vedette, pusher e corrieri, era capace di fruttare anche 200mila euro al mese. Fino a quando i carabinieri, con una maxi operazione antidroga, non avevano smantellato la piazza di spaccio, arrestando circa venti persone accusate di far parte dell'associazione messa in piedi da Nastasi.

Il gruppo che aveva messo in piedi, scriveva la giudice per le indagini preliminari nell'ordinanza di custodia cautelare, "era una struttura stabile ed efficiente che poteva assicurare il rifornimento di cocaina h24 ai consumatori, di ogni possibile provenienza, con elevatissimo volume di affari e consistenti profitti".

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