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Università della Tuscia inaugura il centro antiviolenza: è il primo ospitato negli atenei del Lazio

Il primo centro antiviolenza negli atenei laziali è quello dell’Università della Tuscia, inaugurato oggi a Viterbo: “Supporterà studentesse e cittadine”.
A cura di Beatrice Tominic
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È stato inaugurato oggi il primo dei centri antiviolenza delle università della regione Lazio. Quelli inaugurati oggi sono i locali dell'Università della Tuscia a cui si aggiungeranno, nei prossimi mesi, quelli dell'Università di Roma La Sapienza, di Roma Tre, di Tor Vergata e, per concludere, quelli dell'Università di Cassino.

Il centro, che si trova a Viterbo in via Santa Maria in Gradi al civico numero 4, sarà gestito dall'associazione Ponte Donna ed è attivo a partire da oggi, 13 luglio 2022 dalle 9 alle 13 di lunedì, mercoledì e venerdì e dalle 14.30 alle 18.30 il martedì e il giovedì. Oltre ai colloqui in loco, sarà attivato anche un servizio di ascolto con un numero dedicato disponibili h24 e, oltre all'iscrizione al numero telefonico nazionale 1522, verrà garantito anche il supporto di una mediatrice linguistico-culturale.

I servizi del centro antiviolenza

Il centro antiviolenza dell'Università della Tuscia, il primo nato all'interno dei locali di un ateneo regionale, offre a studentesse e non solo servizi di ascolto, sia telefonici che in presenza e accoglienza gratuita e protezione dopo colloqui strutturati per aiutare le donne colpire ad uscire da situazioni potenzialmente violente. Il centro fornisce assistenza e sostegno psicologico individuale o in gruppo, collaborando anche con strutture ospedaliere e servizi territoriali, ma anche assistenza legale sia in ambito civile che penale e informazioni al patrocinio gratuito e aiuto per l'orientamento all'autonomia abitativa al lavoro tramite i servizi sociali, i centri per l'impiego e i centri di Porta Futuro Lazio. Alle vittime delle violenze, viene assicurato il collegamento con le Case rifugio e altre istituzioni presenti sul territorio, tribunali, Asl e anche scuole. Il centro aiuta anche i figli e le figlie minori delle donne: è anche per loro, vittime di violenza assistita, che viene offerto supporto.

Una delle stanze del centro antiviolenza dell'Università della Tuscia, a Viterbo. Dalle storie di Instagram dell'Ateneo.
Una delle stanze del centro antiviolenza dell'Università della Tuscia, a Viterbo. Dalle storie di Instagram dell'Ateneo.

Il centro si propone come guida in un percorso di uscita dalla violenza con protezione e sostegno personalizzato per ogni persona che si presenta a chiedere aiuto e si avvale, come scrivono dalla Regione Lazio una nota, "della rete dei competenti servizi pubblici con un approccio integrato per garantire il riconoscimento delle diverse connotazioni della violenza subita sotto il profilo relazionale che fisico, psicologico, sessuale, sociale, culturale ed economico".

L'inaugurazione

Il centro antiviolenza dell'Università della Tuscia è stato inaugurato oggi a Viterbo. "La volontà di istituire un servizio di Centro Antiviolenza presso le sedi universitarie vuole essere un concreto sostegno e supporto alle donne vittime di violenza fisica e psicologica – hanno spiegato gli assessori della Regione Lazio alle Pari Opportunità Enrica Onorati e all'Università e alla Ricerca Paolo Onorati – Il servizio del centro istituito presso l’Università della Tuscia di Viterbo contribuirà a diffondere la cultura della legalità e della parità di genere per contrastare l’odioso fenomeno della violenza sulle donne e, in generale, delle discriminazioni".

Il presidente della DiSCo Lazio, ente regionale che si occupa di salvaguardare il Diritto allo Studio, Alessio Pontillo, ha infine concluso: "L'avvio del centro antiviolenza è l'ultimo esempio dell'attenzione che Regione Lazio e DiSCo dedicano alla tutela della libertà dei cittadini, aiutandoli ad uscire da situazioni odiose e in nessun caso accettabili dalla nostra comunità".

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