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Una studentessa americana violentata a Roma: droga dello stupro messa nel suo cocktail

Una studentessa americana di 19 anni della John Cabot University ha denunciato di essere stata violentata in un locale di Testaccio a Roma.
A cura di Enrico Tata
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Una studentessa americana di 19 anni della John Cabot University ha denunciato di essere stata violentata in un locale di Testaccio a Roma. Stando a quanto riferito dalla ragazza, sarebbe stata stuprata il 15 ottobre scorso dopo essere stata drogata. Forse nel suo cocktail è stata messa la droga dello stupro mentre lei stava ballando con le amiche. Queste ultime sono tornate a casa in taxi a fine serata, ma la 19enne avrebbe deciso di restare all'interno del locale e là avrebbe conosciuto un 30enne che si è proposto di offrirle da bere. Dopo il drink la studentessa afferma di non ricordare assolutamente niente. Si è svegliata la mattina seguente nel letto insieme a lui in un appartamento di Trastevere. A quarantotto ore di distanza dal fatto, la giovane ha denunciato la violenza alla polizia.

Gli investigatori, stando a quanto si apprende, avrebbero puntato i sospetti su un ragazzo del Gambia. Durante il sopralluogo nell'appartamento indicato dalla ragazza come teatro della violenza, però, non è stata trovata alcuna traccia dell'indiziato. È scomparso portando con sé, tra l'altro, i gioielli e i soldi della giovane statunitense. L'ospedale, intanto, avrebbe confermato la violenza subita dalla giovane. "Le mie amiche volevano tornare casa. Io non avevo alcuna voglia, ho chiesto di proseguire la serata. Ma le ho accompagnate fuori per chiamare il taxi. Poi, quando sono rientrata, i miei amici all’interno non c’erano più. Dopo che la mia comitiva è sparita ho incontrato questo ragazzo, mi ha offerto da bere un cocktail che aveva già con sé. Ho iniziato a sentirmi, quasi subito, in modo strano. Lui sembrava essere un frequentatore abituale per come veniva trattato. Poi, mi sembra, ma non ne sono così certa, un paio di ragazze inglesi si sono avvicinate a me e mi hanno detto “stai attenta, stai attenta”. Non ho più altri ricordi di quella serata", il racconto della ragazza messo a verbale.

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