Troppi daini nel Parco del Circeo, la Regione Lazio ne autorizza l’abbattimento

Secondo la Regione Lazio, entro la fine di marzo si potranno abbattere fino ad ottanta daini nelle campagne intorno a Sabaudia. Da tempo, ormai, i daini nel Parco Nazionale del Circeo sono diventati troppi: come riporta la Repubblica, questa decisione sarebbe la soluzione ultima dopo un piano di contenimento non ancora partito. Bloccato da mesi, a causa della mancanza di un direttore dell'Ente Parco, l'ambito territoriale di cacca di Latina 1 ha lanciato la proposta: una quindicina di giorni fa ha chiesto il permesso alla caccia in selezione. E la Regione ha acconsentito.
Troppi daini nel Parco: l'organizzazione dell'abbattimento
Permesso accordato da parte della Regione Lazio e anche da parte dell'Ispra, istituto Superiore per la Protezione e Rircerca Ambientale. I cacciatori, però, non potranno sparare dentro al Parco, ma si apposteranno nelle zone confinanti, della zona di Sabaudia. Nelle aree limitrofe potranno colpire i daini dall'alba al tramonto, non appena supereranno i confini non tracciati del Parco del Circeo. Ad essere rimasto all'oscuro del provvedimento, il parco stesso. Unico limite imposto da parte della regione Lazio, è il numero di capi da abbattere: non più di 80 entro la fine di marzo.
Le soluzioni alternative analizzate in precedenza
Il sovraffollamento di daini nella zona del Parco del Circeo è un problema noto da anni. Più volte sono stati messi in campo provvedimenti per poter diminuire la popolazione. Nel 2021, ad esempio, erano state aperte le prenotazioni per i capi. Una decisione che, però, aveva fatto discutere visto che gli animali potevano essere adottati anche da cacciatori e macellai. Qualche mese dopo, la soluzione è arrivata nel bando che ne ha imposto l'adozione soltanto "a scopo ornamentale".