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Termini: 2 senza tetto morti di freddo. L’assessora Funari: “Grandi Stazioni deve permetterci aiutare”

Questa notte due senza fissa dimora hanno perso la vita nei dintorni della Stazione Termini di Roma per il freddo. L’assessora Funari a Fanpage: “Grandi Stazioni deve permetterci di essere presenti a Termini con i nostri servivi e non allontanare i volontari”.
A cura di Valerio Renzi
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Due senza fissa dimora hanno perso la vita questa notte alla Stazione Termini di Roma a causa delle basse temperature. La prima vittima è stata rinvenuta dai carabinieri della stazione Roma Quirinale in via Giovanni Amendola. Qui è stato trovato un uomo di età apparente tra i 50 e i 55 anni: non rispondeva e non si muoveva, al loro arrivo i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Poco dopo sempre i carabinieri in piazza della Repubblica hanno rinvenuto il corpo senza vita di uomo di età apparente tra i 30 e i 40 anni, presumibilmente di nazionalità indiana. Di entrambe le vittime del freddo non si conosce l'identità: erano privi di documenti. Secondo il personale medico entrambi sarebbero morti per arresto cardiocircolatorio causato dall'ipotermia, a cui almeno nel secondo caso avrebbe concorso l'abuso di bevande alcoliche.

Contattata da Fanpage.it l‘assessora alle Politiche Sociali di Roma Capitale, Barbara Funari, ha commentato così: "Ogni morte in strada ci lascia scossi. Abbiamo aumentato i posti letti per i ricoveri notturni ma in molti casi, quando alla povertà si sovrappongono problemi di dipendenza e di salute mentale, non basta aprire un posto con una brandina e un pasto caldo. Ci sono casi, soprattutto nei dintorni della Stazione Termini, in cui serve un lavoro diverso per togliere le persone dalla strada. In molti casi ci siamo riusciti, in altri purtroppo ancora no. Il compito delle istituzioni rimane quello di non lasciare nulla d'intentato".

E le tensostrutture riscaldate che aveva ipotizzato all'inizio del mandato? "Con l'aumento dei posti disponibili grazie al coordinamento con Municipi e terzo settore abbiamo valutato che non fossero necessarie. Ripeto: anche quando la stazione detta "dei laziali" a Termini rimaneva aperta tutta la notte in molti non ci si recavano. Serve un lavoro di avvicinamento e sostegno". Poi l'assessora conclude tornando su una delle polemiche di queste settimane, il ruolo di Grandi Stazioni nell'allontanare i senza casa: "Abbiamo chiesto a Grandi Stazioni di poter essere presenti a Termini, e di non allontanare i volontari. Disperdere chi vive nei dintorni non aiuta a monitorare la situazione e a salvare vite"

Seppur siano aumentati nell'ultimo anno i posti letto preposti dall'Amministrazione Comunale si continua a morire per strada. – sottolinea invece dal fronte delle associazioni Alberto Campailla, presidente di Nonna RomaDisgrazie come quella di stanotte dimostrano che è necessario immaginare un modello di accoglienza permanente e strutturato che ci faccia uscire dall'emergenzialità che ha contraddistinto l'intervento istituzionale sui senza dimora da diversi anni ". "Nel nostro rapporto ‘Dalla Strada alla Casa', serve cambiare l'approccio alla condizione delle persone senza casa a Roma, – continua – intervenendo sul tema della residenza, modificando il regolamento di polizia urbana e cambiare in generale l'atteggiamento nei confronti di queste persone visto quanto avvenuto nelle scorse settimane alla Stazione Termini”.

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