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Tartaruga azzannatrice catturata a Capena: “Specie pericolosa, può staccare un dito a morsi”

Il morso arriva dopo un movimento veloce, la sua forza le permette di staccare le dita mordendole: è la “tartaruga azzannatrice”. Un esemplare di questa specie è stato rinvenuto a Capena e presto sarà trasferito in un centro di recupero.
A cura di Beatrice Tominic
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L'hanno ritrovato in un terreno privato a Capena, comune in provincia di Roma che dalla capitale dista circa una trentina di chilometri a nord est: si tratta di un esemplare di tartaruga azzannatrice, una testuggine fra le più pericolose per l'uomo. Dopo che uno dei residenti della zona, Lorenzo Di Benedetto, ha notato l'animale segnalandone la presenza, come ha scritto Il Tiburno.tv, è stato identificato dal naturalista Andrea Lunerti.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Capena e i carabinieri forestali di Sant'Oreste, comune che si trova poco distante da quello del ritrovamento: i militari hanno incaricato Lunerti di tenere in custodia la tartaruga prima di trasferirla in una struttura apposita.

Già lo scorso anno, in via Lorenzo Rocci a Monteverde, all'interno di un condominio, era stato rinvenuto un esemplare della stessa specie: spesso questi esemplari vengono acquistati e abbandonati poco dopo.

La tartaruga azzannatrice: ecco perché è pericolosa

Il suo nome scientifico è Chelydra serpentina e può essere pericolosa per l'uomo: proprio per questo la specie di tartaruga rinvenuta a Capena è conosciuta come "azzannatrice". Originaria del nord America, è una delle testuggini d'acqua dolce più grandi che esistano al mondo, insieme alla testuggine alligatore (il cui nome scientifico è, invece, Macrochelys temminckii).

Il carapace di una tartaruga azzannatrice, che in genere misura circa 25 centimetri, può arrivare anche a sfiorare i 50. Il peso varia: se lasciata in libertà la tartaruga non dovrebbe superare i 6 chilogrammi, ma in cattività aumenta. Oltre alla lunga coda, l'animale è caratterizzato dall'apparato muscolare molto sviluppato, soprattutto sul collo, che permette di muoversi velocemente e di dare morsi come quelli dei serpenti, compiendo uno scatto repentino. Con un movimento del genere, è in grado di provocare strappi profondi e di tranciare le dita di una mano.

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