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Roma, corteo dell’Anpi sfila con le bandiere della pace. Sul palco il papà legge lettera Ilaria Salis

Dopo le tensioni della mattina è “festa d’aprile” con il corteo dell’Anpi che sfila con le bandiere della pace. Sul palco papà Roberto si commuove leggendo la lettera di Ilaria Salis dal carcere: “Sono orgogliosa che ogni anno in Italia si ricordi la cacciata nazifascista. Dalla mia cella desidero che il mio Paese si mostri all’altezza della sua storia”.
A cura di Valerio Renzi
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Dopo le tensionidella mattinata a Porta San Paolo "è festa d'aprile". Il corteo dell'Anpi entra nel luogo simbolo della Resistenza romano, accompagnato da uno striscione per il cessate il fuoco, le bandiere delle pace e quelle dei partiti, delle associazioni e dei sindacati democratici. Tutto il corteo intona "Bella ciao" e scandisce "ora e sempre Resistenza".

Al corteo arriva anche Roberto Salis, il papà di Ilaria, la 39enne insegnante italiana in carcere a Budapest con l'accusa di aver aggredito alcuni neonazisti. "Ilaria libera, Ilaria libera", gridano in molti quando la riconoscono. Ora la donna ha scelto di candidarsi alle prossime elezioni europee con Alleanza Verdi Sinistra per uscire dal carcere e evitare un processo che per i suoi sostenitori e familiari è un processo politico, senza nessuna garanzia di equità.

Al corteo partecipa anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che è intervenuto sullo sfregio della lapidedei martiri di Forte Bravetta, imbrattata con la scritta "partigiani stupratori assassini". "Lo sfregio alla lapide per il 25 aprile a Forte Bravetta dimostra quanto sia ancora importante testimoniare la centralità dei valori della libertà e dell'antifascismo", così il sindaco. "Non dimenticheremo mai i tanti italiani – aggiunge – che si sono sacrificati per ridare dignità ad un Paese che era stato umiliato dalla dittatura. Naturalmente le squadre specializzate Ama si trovano già sul posto per ripristinare il decoro della lapide".

Sul palco allestito sotto la Piramide Cestia parlano i partigiani come Luciana Romoli e Mario Di Maio, e poi il sindaco Gualtieri e il papà di Ilaria Salis che si è commosso sentendo gli applausi per la figlia, che ha inviato una lettera letta dal palco: "Sono orgogliosa che ogni anno in Italia si ricordi la cacciata nazifascista. Dalla mia cella desidero che il mio Paese si mostri all'altezza della sua storia". Sul palco c'erano anche il segretario della Cgil Roma e Lazio, Natale di Cola e l'assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor.

Gualtieri ha ribatico che è "importante ricordare chi ha dato la sua vita per donarci la nostra libertà. La nostra democrazia, la nostra costituzione, la nostra Repubblica e il nostro sistema sociale avanzato sono frutto e figlio del coraggio di chi ha voluto non stare a guardare e dare la vita per partecipare alla liberazione dell'Italia e riscattarsi dai crimini del nazifascismo. Quelli della Liberazione sono valori preziosi che devono essere costitutivi della nostra nazione e cittadinanza e devono unire il Paese".

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