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Stupro di Capodanno, indagato anche il nipote di Ciriaco De Mita

Nella casa dello “Stupro di Capodanno” era presente anche il nipote di Ciriaco De Mita, indagato per aver portato nella villa sostanze stupefacenti.
A cura di Beatrice Tominic
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Nella notte di Capodanno 2021, fra i quasi trenta invitati alla festa organizzata nel villino di Primavalle durante la quale si è consumato anche lo stupro di gruppo ai danni di una minorenne, era presente anche S.C., nipote dell'ex premier Ciriaco De Mita, insieme alla sua fidanzata minorenne.

Il ragazzo, già maggiorenne all'epoca dei fatti, oltre ad aver fornito ai carabinieri informazioni in qualità di persona informata sui fatti, come scrive in un articolo di oggi il quotidiano la Repubblica, è accusato di spaccio, reato aggravato dalla vendita delle sostanze stupefacenti verso persone ancora minorenni.

Le dichiarazioni di S. C. alle forze dell'ordine

S.C. è stato ascoltato dai carabinieri due volte: è nel corso di una di questi due incontri che lui stesso riferisce della presenza di sostanze stupefacenti alla festa di Capodanno, senza mai ammettere di essere stato lui a portarle alla festa. Il nipote di De Mita, infatti, ha confermato per prima cosa la sua presenza nella nottata di Capodanno 2021 nel villino in zona Torresina, dove era arrivato insieme alla sua ragazza. Poi ha iniziato a descrivere la festa: "Erano presenti alcol e cocaina, c'era l'odore di marijuana e hashish, si sentiva parlare dello psicofarmaco Rivotril, portato da alcune ragazze."

Oltre a questo, ha anche detto di essere stato minacciato nel corso della serata da un ragazzo descritto come visibilmente più grande di lui che con un gesto compatibile con l'atto di estrarre una pistola dal fianco, affermava di volergli sparare alla testa. La scena, però, si è ripetuta poco dopo: "Uno dei ragazzi arrivati successivamente mi ha chiesto quanti anni avessi, lo gli ho risposto di avere 20 anni e lui ha replicato di non credere che io avessi quell'età – ha dichiarato S.C. ai carabinieri – A questo punto, un altro ragazzo, che si trovava dietro di lui, ha rifatto la stessa domanda e io ho risposto nuovamente di avere 20 e che se non ci credeva avrei potuto mostrargli un documento."

È a questo punto che si è ripetuta la stessa scena: "Di tutta risposta questo stesso ragazzo, con la mano destra ha estratto qualcosa dal fianco, non sono sicuro che si trattasse di una pistola, e mi ha minacciato dicendo ‘ti scarrello in faccia'".

Indagato per aver portato droga alla festa

Nel corso delle sue dichiarazioni, come abbiamo visto, S.C. non ha ammesso di essere stato lui a portare le sostanze stupefacenti alla festa. A rivelarlo ai militari è stata, invece, un'altra degli invitati, minorenne, che ha sostenuto:"Vi dico la verità? …la cocaina so che l'ha portata S., a lui ho dato 27 euro per la cocaina (un grammo costa 80 euro e lo abbiamo diviso). Ha portato un pezzo di hashish di cui abbiamo usufruito tutti."

Nel momento in cui era stata scoperta la presenza del giovane alla festa in cui, oltre allo stupro di gruppo ai danni della ragazza minorenne, erano presenti sostanze stupefacenti di vario tipo, sua zia, Antonia De Mita, figlia dell'ex premier, aveva dichiarato: "Non è cresciuto al Tufellosuscitando l'indignazione dell'intero quartiere – È un ragazzo molto intelligente. Siamo una famiglia all’antica, di quelle che si riunisce a tavola con il nonno. Non ho mai pensato che si drogasse."

A seguito delle dichiarazioni che lo vedrebbero indagato per spaccio, però, il nipote di De Mita è stato interrogato dai pm, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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