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Stop alle prescrizioni mediche online: D’Amato promette un decreto per confermarle nel Lazio

La possibilità di utilizzare la prescrizione dematerializzata è stata introdotta a causa dell’emergenza legata alla pandemia da Covid ed è valida fino alla fine del 2022, ma il governo non ha prorogato questa norma. D’Amato ha promesso, in caso di vittoria alle Regionali, di confermarla nel Lazio con un decreto ad hoc.
A cura di Enrico Tata
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Immagine di repertorio
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Dal prossimo 31 dicembre scade la norma che prevede la possibilità per i medici di inviare le ricette attraverso un sms o via mail. La prescrizione dematerializzata è stata introdotta a causa dell'emergenza legata alla pandemia da Covid ed è valida fino alla fine del 2022. Il governo, forse per scelta o forse per dimenticanza, non è intervenuto per prorogarla.

Nel Lazio verranno confermate le ricette online, promette D'Amato

Per l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, "se la norma per l'invio delle prescrizioni mediche al proprio assistito verrà cancellata dal Governo si creerà il caos nel momento di picco influenzale ed un grave disagio sia per i medici che per gli assistiti". Il candidato presidente della Regione Lazio del centrosinistra ha promesso che se la norma non verrà prorogata, verrà adottato un decreto "per consentire di utilizzare una modalità che ha funzionato ed evitare assembramenti negli studi per semplici prescrizioni".

I medici contro il governo: "Reintrodurre le prescrizioni dematerializzate"

La decisione, o la svista, del governo non è stata gradita dai medici, che hanno chiesto per primi una proroga al ministro della Salute, Orazio Schillaci. "Abbiamo interpellato sul provvedimento la segreteria del ministro della Salute facendo presente la scadenza e ci aspettiamo una risposta positiva su una eventuale proroga", ha dichiarato il presidente dell'Ordine dei Medici, Fnomceo, Filippo Anelli. Secondo Anelli "la ricetta dematerializzata dovrebbe viaggiare di pari passo con il fascicolo sanitario elettronico, che però non tutte le Regioni hanno attivato e non tutti i cittadini vi hanno aderito. Durante il Covid per evitare l'affollamento degli studi è stato consentito di inviare un codice ai pazienti in modo non criptato, via telefono o email. Questo provvedimento è andato benissimo e nelle more che tutte le Regioni adottino e tutti i cittadini attivino il fascicolo sanitario elettronico è un sistema comodo per i pazienti e sicuro per i medici".

Come funziona la ricetta medica dematerializzata

Come detto, la ricetta dematerializzata è stata introdotta per limitare gli spostamenti e ridurre la diffusione del coronavirus. Per ritirare i farmaci il medico deve inviare il ‘numero di ricetta elettronica' NRE, con cui si può andare direttamente in farmacia, senza ricetta cartacea. Il medico può inviare l'NRE tramite posta elettronica come file allegato, tramite Sms, Whatsapp o Telegram. Basterà questo codice e la tessera sanitaria dell'assistito per acquistare il farmaco prescritto.

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