Si facevano pagare 80mila euro all’anno dagli ospiti: chiusa casa di cura per anziani abusiva
Una struttura di cohousing per anziani, formalmente. Una casa in cui avrebbero dovuto abitare cinque persone per dividere le spese e per aiutarsi a vicenda. In pratica era una vera e propria casa di cura per anziani abusiva, con gli ospiti costretti a pagare circa 6mila euro al mese per un importo totale di quasi 80mila euro. L'importo versato dalla cooperativa al proprietario dei locali era di soli 800 euro. La polizia locale di Rocca di Papa, provincia di Roma, ha scoperto l'esistenza di questa struttura, che adesso è stata posta sotto sequestro.
Si trattava di un'attività assistenziale, ma posta in essere senza alcun tipo di autorizzazione. I soggetti conviventi, si legge nella relazione dei vigili, “appaiono soffrire di insufficienze mentali medio/gravi tali da prevedere una doverosa assistenza, contrariamente a quanto previsto dalle attività di “cohousing” che prevedono una forma non regolamentata di convivenze tra persone che, senza essere legate da vincoli e legami parentali, scelgono di risiedere in un’unica unità immobiliare della quale condividono gli spazi comuni, non prevedendo un’intermediazione organizzata che si faccia carico di erogare prestazioni tipiche dei servizi sociali e/o sanitarie di assistenza".
Invece quella non era una casa con una normale convivenza tra persone anziane, ma una vera e propria struttura assistenziale, date le necessità degli ospiti. Il tutto senza alcuna autorizzazione. Per questo l'edificio, adibito di fatto a casa alloggio per disabili, è stato chiuso e sequestrato. Gli anziani sono stati trasferiti in strutture idonee alle loro condizioni di salute.