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Sfugge al matrimonio combinato e viene trasferita in un luogo protetto: “È ancora terrorizzata”

Come fa sapere in un’intervista per Fanpage.it Bo Guerreschi, la presidente dell’associazione “Bon’t Worry Onlus”, la 19enne salvata poco prima dell’imbarco per il Bangladesh, dove avrebbe avuto un matrimonio combinato, è ancora terrorizzata dalla sua famiglia.
A cura di Beatrice Tominic
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Una ragazza di 19 anni è stata salvata grazie all'intervento dei carabinieri mentre si trovava nell'aeroporto di Fiumicino: la sua famiglia voleva costringerla a partire per il Bangladesh, il suo Paese di origine, per farla sposare con un quarantenne in un matrimonio combinato.

Una volta intervenute le forze dell'ordine, che erano state allertate dal fidanzato della ragazza e che le hanno permesso di restare in Italia, la 19enne è stata presa sotto la tutela di Bon't Worry Onlus, associazione che lotta contro le violenze di genere: "I carabinieri della stazione di Porta Portese hanno saputo vedere oltre la siepe: purtroppo il numero di casi di questo tipo è maggiore di quanto si pensi – ha dichiarato nel corso di un'intervista rilasciata a Fanpage.it Bo Guerreschi, la presidente dell'onlus Bon't Worry – La ragazza, che parla poco l'italiano, non ha spiegato subito ai carabinieri la sua storia perché aveva molta paura. Oggi si trova una location protetta, ma è ancora terrorizzata dalla sua famiglia."

La vicenda

Nella giornata di mercoledì 9 febbraio, la ragazza si era confidata con la mamma dicendole di essersi fidanzata con un ragazzo, un giovane pizzaiolo che, però, oltre a provenire dal'India, è di un'altra religione. "La donna ha riferito tutto a suo marito, patrigno e zio della ragazza: dopo la morte del padre della 19enne, infatti, sua madre è stata costretta a sposare il fratello del marito deceduto – spiega Guerreschi – e, come viene spesso accade in queste situazioni, è stata picchiata e rinchiusa in una stanza: era accompagnata in bagno dalla madre, mentre il patrigno decideva quanto dovesse bere".

Soltanto il giorno stesso della partenza ha scoperto il piano della sua famiglia, che voleva portarla in Bangladesh per farla sposare con un 40enne: "Quando ci abbiamo parlato la prima volta, era talmente preoccupata da confermare le ragioni che i genitori avevano fornito ai carabinieri per giustificare il viaggio, cioè la morte dello zio: in realtà era una balla."

La volontà di sposarsi

I maltrattamenti sono iniziati quando ha detto di essersi fidanzata con un ragazzo indiano e per di più di un altro credo: "Mi ha detto che la sua religione le impone determinati comportamenti, ma che voleva essere libera – ha continuato la presidente di Bon't Worry – così le ho spiegato che lei non appartiene a nessuno se non a se stessa e che nessuna religione può imporle chi deve sposare."

La 19enne ha già manifestato la volontà di sposare il pizzaiolo che l'ha salvata dal matrimonio combinato in Bangladesh: "Vogliono sposarsi il prima possibile, ma nessuno può sapere cosa succederà dopo: per il momento la ragazza si trova sotto tutela in una delle strutture protette, ma non sappiamo se la sua famiglia abbia intenzione di diseredarla o di attaccarla e l'allerta crescerà quando saranno tornati la madre e il patrigno dal Bangladesh."

La priorità, infatti, è che la ragazza possa continuare a vivere in sicurezza: "Il suo fidanzato ha già detto che per sposarsi è disposto a convertirsi, ma c'è bisogno di tempo. Adesso sarebbe necessario organizzare le nozze in due religione o in Comune, ma prima la situazione deve tornare tranquilla: in caso, dopo il matrimonio, si potrebbe pensare di farli trasferire in un'altra città – poi ha concluso – Ora la vicenda è nelle mani della magistratura e sono già stati richiesti provvedimenti", fa sapere Guerreschi.

Tante ragazze e bambine come lei

Quello della 19enne romana, però, non è un caso isolato: "Accade più spesso di quanto si pensi, per questo è così importante parlarne: per aiutare le persone a riconoscere questo tipo di storie – ha specificato Guerreschi – Spesso, quando le ragazze ci contattano, è già tardi e addirittura, in molti casi, conosciamo certe storie quando sono già fatti raccontati dalla cronaca."

Se si studiano i casi nel nostro Paese, si viene a conoscenza di un sottobosco culturale enorme: "Sono arrivate fra le 500 e le 800 richieste d'aiuto di questo genere, mentre in tutta Europa si contano 30mila spose bambine e, se le ragazze maggiorenni vengono stuprate e abusate, le bambine fra i 5 e i 12 anni spesso vengono vendute per 50 o 50mila euro: meno anni ha, più è il valore della bambina."

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