Sequestrano, torturano e massacrano di botte un uomo per una notte: arrestate due persone

È stato sequestrato, torturato per ore e poi abbandonato lungo la via Boccea a Roma: a ritrovarlo, nella zona Aurelio, è stato un operatore sanitario che in quel momento non stava lavorando. L'uomo si stava aggirando per il quartiere Aurelio, terrorizzato e ancora sanguinante, in cerca di aiuto.
Prima di essere trasportato al pronto soccorso, il ragazzo ha spiegato cosa era accaduto a due agenti della sezione volanti, arrivati in breve tempo sul posto. Ha raccontato di essere stato inseguito da due uomini che lo avevano minacciato con un coltello. Soltanto in seguito, invece, ha fornito alla polizia una deposizione completa.
Cosa è successo nella notte
Una volta trovatosi davanti agli agenti, ha raccontato loro di essere stato torturato all'interno di un appartamento a Civitavecchia, nel litorale a nord della capitale, poi di essere stato caricato in automobile e trasportato fino a Roma: è proprio qui che è riuscito a fuggire in strada.
Le indagini e gli arresti
Le indagini, avviate dal XIII Distretto Aurelio, sono presto passate agli agenti Polizia Giudiziaria del commissariato di Civitavecchia: sono proprio loro che hanno arrestato e trasferito nella casa circondariale del comune due persone, un uomo di 29 e un altro di 33, gravemente indiziati di essere gli autori delle violenze.
L'ordinanza cautelare è stata emessa dal Gip del Tribunale di Civitavecchia a carico di due persone, gravemente indiziate dei reati di sequestro di persona a scopo di estorsione, rapina aggravata, tortura, lesioni personali gravi e l’indebito utilizzo di carte di credito. I due, inoltre, dovranno rispondere di possesso ingiustificato di armi, detenzione ai fini di spaccio di cocaina e dell'incendio doloso di un appartamento, avvenuto nei giorni scorsi a Civitavecchia e su cui stavano indagando gli agenti del Commissariato di viale della Vittoria.