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Schiacciato dal camion dei rifiuti: chi era Mirko De Persiis, il 42enne morto sul posto di lavoro

L’operatore ecologico rimasto schiacciato a Valmontone dal camion dei rifiuti si chiamava Mirko De Persiis, quarantaduenne residente a Palestrina. In segno di protesta i colleghi del reparto ecologico hanno indetto uno sciopero per oggi, venerdì 13 giugno.
A cura di Enza Savarese
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Si chiamava Mirko De Persiis, l'operatore ecologico di 42 anni che è rimasto schiacciato dal camion dei rifiuti a Valmontone mentre lavorava da solo nel turno mattutino.

In segno di solidarietà i colleghi della società ecologica hanno incrociato le braccia, annunciando uno sciopero per oggi, venerdì 13 giugno. La denuncia del settore è sulle condizioni di lavoro che costringono gli operatori a turni singoli, una strategia che dimezza le spese, ma non tutela i lavoratori. Una dinamica in cui si trovava anche il quarantaduenne quando da solo nel turno della mattina è stato schiacciato dal camion dei rifiuti.

Schiacciato dal camion mentre era a lavoro: chi era Mirko De Persiis

Stava svolgendo il turno di lavoro mattutino come netturbino per la società Aet, l'azienda che gestisce lo smaltimento di rifiuti ad Anzio, Ciampino e Valmontone. Era proprio in quest'ultimo comune che Mirko De Persiis operava. Quarantaduenne residente a Palestrina, l'uomo si trovava in in via Sant'Angelo 1 quando è avvenuto l'incidente mortale. Per una dinamica ancora da accertare il mezzo si è ribaltato nei pressi del cimitero comunale, schiacciando l'uomo che era sceso con ogni probabilità dal veicolo per recuperare alcuni rifiuti in strada.

Sulla vicenda si è già esposto il sindacato Cgil del Lazio che non solo ha denunciato l'ennesima morte sul lavoro, ma anche le condizioni in cui gli operatori ecologici sono costretti ad operare. "Si muore perché si lavora da soli – scrivono i rappresentanti del sindacato nel comunicato ufficiale dopo la morte del quarantaduenne – la prassi del mono operatore, comune in tante aziende del settore, è un’organizzazione del lavoro sbagliata e contro la quale ci mobilitiamo da sempre perché abbassa, riduce i costi del servizio a discapito della sicurezza. Infatti, quando l’operatore scende dal mezzo non c’è nessuno al posto del guidatore che possa controllare sempre il mezzo".

Sciopero degli operatori ecologici venerdì 13 maggio: "Un modello di lavoro sbagliato"

Uno sciopero sia di solidarietà e vicinanza ai familiari del lavoratore che per denunciare un modello di organizzazione del lavoro sbagliato che, attraverso le gare a maggior ribasso, antepone i profitti alla salute e la sicurezza sul lavoro", così le firme sindacali di Cgil, Ultratrasporti e Fiadel annunciano lo stop degli operatori ecologici per la giornata di venerdì 13 maggio.

A rilanciare la protesta anche il comune di Valmontone dove è avvenuto l'incidente mortale. "Confidiamo nella comprensione e nella collaborazione di tutti i cittadini", si legge nell'avviso ufficiale dell'amministrazione.

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