69 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Roma, la manifestazione degli studenti contro il governo Draghi: “Di scuola non si può morire”

Gli studenti di Roma stanno manifestando in corteo per protestare contro l’alternanza scuola-lavoro e contro il ritorno degli scritti agli esami di maturità.
A cura di Enrico Tata
69 CONDIVISIONI
Immagine

Gli studenti di Roma stanno manifestando in corteo per protestare contro l'alternanza scuola-lavoro e contro il ritorno degli scritti agli esami di maturità. La manifestazione, promossa dal movimento studentesco ‘La Lupa‘, è stata organizzata anche per ricordare Lorenzo, lo studente morto in fabbrica durante il suo ultimo giorno di esperienza nell'alternanza scuola-lavoro. Circa mille studenti sono partiti da Piramide e hanno raggiunto il ministero dell'Istruzione in viale Trastevere. I manifestanti hanno occupato lo scalone esterno all'edificio, con le forze dell'ordine in assetto antisommossa che presidiano l'entrata. Al momento la situazione è tranquilla e non si registrano disordini.

"Non è possibile questa modalità dopo due anni di pandemia. Il governo non sta investendo su di noi e sulla scuola. Non ci fermeremo qui", le ragioni degli studenti. Oltre a cartelli in ricordo di Lorenzo e contro il governo Draghi, alla testa del corteo c'è un grande striscione che ricorda: "Di scuola non si può morire".

Immagine

La Rete degli Studenti ha organizzato un'altra manifestazione con partenza dalla Piramide e con arrivo anch'essa davanti al Miur: "Gli immaturi siete voi! Oggi nelle piazze di tutta Italia, migliaia di studentesse e studenti medi si mobilitano contro un Ministero che ha deciso di imporre e ripristinare dopo due anni di pandemia la prima e seconda prova all'esame di maturità. L'ennesimo schiaffo in faccia a tutta la componente studentesca, mai ascoltata, mai presa in considerazione o coinvolta in decisioni così importanti.Si è preferito annullare due anni di difficoltà, incertezze causate dall'emergenza pandemica, riducendo tutto all'ennesima prova valutativa come se lo strumento della dad avesse davvero aiutato studentesse e studenti nel percorso di studi.La @retestudenti non ci sta, le studentesse e gli studenti tutti non ci stanno".

Gli studenti di OSA e del movimento la lupa hanno contestato la Rete studenti medi, i cui rappresentanti, si legge in una nota, "si sono fatti ricevere da Bianchi senza le delegazione delle altre componenti di piazza continuando a frapporsi fra le richieste degli studenti in lotta da mesi e gli interessi di ministero e governo.Gli studenti lanciano cori contro il governo Draghi che continua ad essere sordo alle richieste degli studenti o che le ascolta solamente mediate dalla voce dei sindacati e delle organizzazioni complici, gli studenti non ne possono più e chiedono le dimissioni del ministro Bianchi".

Una delegazione della Rete degli Studenti Medi, come detto, è stata ricevuta dai dirigenti del ministero:  "Apprendiamo con sconforto e rabbia che il Ministero non è disponibile ad ascoltarci. Abbiamo portato le posizioni di una comunità studentesca compatta, che oggi in 100mila in più di 15 Regioni si è fatta sentire. A Roma in corteo, a Genova, Milano, Bari, Padova, Palermo e tantissime altre città del Paese abbiamo portato un’idea di Esame e di didattica. Serve darci spazio: vogliamo parlare col Ministro Bianchi", spiega Tommaso Biancuzzi, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi.

Immagine
69 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views