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Roma, bambini terrorizzati dalla maestra: “Chi si fa la pipì a letto, chi ha attacchi d’ansia”

Nuovi dettagli sulla vicenda della maestra dell’istituto comprensivo Carlo Levi di Roma.
A cura di Enrico Tata
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Continuano ad emergere dettagli e particolari sulla vicenda della maestra dell'istituto comprensivo Carlo Levi di Roma. Racconta a Fanpage.it Tiziana Cagnazzo, presidente del consiglio d'istituto: "Nelle classi lei accendeva le lavagne interattive multimediali con la musica a palla di Gigi D'Agostino, ci urlava frasi senza senso e ai bambini gli scoppia la testa. La notte prima di andare a scuola i bimbi avevano gli attacchi d'ansia, non volevano andare e si mettevano a piangere. Alcuni si facevano la pipì a letto, tanti genitori sono stati costretti a prendersi i permessi, altri genitori li hanno fatti uscire alle 13 pur di non farli stare con lei".

"Uno degli ultimi episodi è stato quando ha aggredito verbalmente in modo grave un bambino disabile. Sono intervenuti altri docenti e le forze dell'ordine", ha raccontato Elisabetta, la mamma di un alunno della scuola. E ancora: "Stava sempre con altre insegnanti in classe e con le porte aperte. Se fosse stata una docente normale, non avrebbe avuto bisogno di fare la compresenza e neanche di stare con le porte aperte e con  gli altri docenti preoccupati".

La maestra è stata sospesa dall'insegnamento per sei mesi e comunque non tornerà mai più in quella scuola. Il provvedimento è stato preso dall'Ufficio scolastico regionale nei giorni scorsi, ma la situazione era chiara fin da novembre. La docente, tuttavia, è stata allontanata solo a fine marzo, quasi quattro mesi dopo. "La preside aveva tutti gli strumenti per intervenire. Perché non l'ha fatto", si chiedono i genitori degli alunni.

"Abbiamo un foglio dove ripetutamente lei faceva scrivere ai bambini ‘io sono un matematico, io sono un matematico…'. La cosa ancora più grave è che lei faceva disegnare ai bambini i gironi danteschi dell'inferno. Poi chiedeva agli alunni di inserire dei disegni all'interno di questo girone e di indicare il nome di chi volevano morto dei loro compagni", ha raccontato ancora Elisabetta.

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