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Maestra dimessa per maltrattamenti, anche la preside rischia un provvedimento

L’Ufficio regionale scolastico ha pronto un provvedimento nei confronti della preside dell’Istituto Comprensivo Carlo Levi. Avrebbe dovuto segnalare rapidamente la maestra poi dimessa per maltrattamenti, invece ha tardato l’invio della relazione.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto di repertorio
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Dopo le dimissioni della maestra dell'Istituto Carlo Levi di Roma per presunti maltrattamenti anche la preside rischia conseguenze. Fanpage.it ha infatti appreso che l'Ufficio regionale scolastico ha pronto un provvedimento anche nei confronti della dirigente della scuola elementare dove la docente insegnava. La preside avrebbe infatti la sua parte di responsabilità nella vicenda, per aver scritto in ritardo la relazione sull'inadeguatezza della maestra da mandare all'Urs. Il suo ruolo infatti prevede un'attenzione particolare alle dinamiche tra docenti e studenti e un rapido intervento nei casi in cui all'interno della scuola ci siano delle criticità. Oppure in casi come questi, dove una docente non poteva stare in classe a contatto con dei bambini, ma ci sono voluti mesi per mandarla via.

La maestra sospesa non tornerà più a scuola

La maestra è stata sospesa per sei mesi e non insegnerà più in quella scuola. Un provvedimento quello preso dall'Ufficio scolastico regionale, che è arrivato dopo una lunga attesa da parte dei genitori degli studenti, che avevano già denunciato l'accaduto parlando di una situazione preoccupante, rivolgendosi anche al Commissariato di polizia Fidene-Serpentara. Come raccontato dai genitori e dai colleghi, la maestra non si trovava in uno stato psichico tale da poter insegnare ed era stata sottoposta a vari tso. Una vicenda che è emersa a fine novembre, ma la docente è stata allontana solo a fine marzo, restando per mesi in classe con i bambini.

I bambini facevano gli incubi e la pipì sotto

Gli alunni delle classi in cui la maestra dimessa insegnava non volevano più andare a scuola. Manifestavano comportamenti di disagio,facevano gli incubi e la pipì sotto. La maestra quando era in classe fumava, pronunciava frasi prive di senso o cantava, interrompeva la lezione per salire sui banchi. Una volta ha assentanto un compito, chiedendo agli studenti di "disegnare i nomi dei compagni di classe che volevano morti" dentro a dei cerchi, come gironi danteschi.

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