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Roma, 150 indagati per reddito di cittadinanza: avrebbero percepito indebitamente fino a 20mila euro

Nel mirino della Guardia di Finanza a Roma sono finite 150 persone che avrebbero percepito indebitamente il reddito di cittadinanza. Tra i 15 e i 20mila euro le somme ricevute che, nel caso non ne avessero diritto, dovranno restituire allo Stato. Secondo chi indaga, le somme sarebbero state giocate alle slot machine o arrotondate con altri lavori.
A cura di Natascia Grbic
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Sono circa 150 le persone indagate a Roma perché avrebbero percepito indebitamente il reddito di cittadinanza. Secondo chi indaga, queste persone avrebbero prodotto false autocertificazioni per ottenere il sostegno statale: nel caso in cui le prove contro di loro dovessero andare in tal senso, non solo il reddito di cittadinanza gli sarà revocato, ma dovranno anche rispondere di indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato. E ridare indietro tutte le somme che gli sono state accreditate nel corso del tempo. Secondo l'accusa, gli indagati avrebbero percepito indebitamente tra i 15 e i 20mila euro: rischiano anche una condanna a sei anni di carcere.

Il reddito di cittadinanza giocato alle slot machine

Secondo chi indaga, alcune delle persone finite del mirino della Guardia di Finanza si sarebbero giocate tutto il reddito di cittadinanza (che può arrivare a un massimo di 780 euro al mese) alle slot machine e nelle sale scommesse. Altre avrebbero arrotondato con lavori in nero, spesso lavorando come camerieri o commessi, mentre altri in questo periodo non avrebbero cercato un altro impiego. Un'altra parte, invece, avrebbe aggiunto la somma del reddito di cittadinanza allo stipendio di un altro familiare assunto a tempo indeterminato, e non avrebbe quindi avuto diritto di chiederlo.

I furbetti? Un numero irrisorio rispetto a quanti hanno il Rdc

Bisogna specificare che il numero di persone indagate per l'indebita percezione del reddito di cittadinanza è molto basso rispetto alle quasi 40mila richieste accettate nella città di  (le domande erano però molte di più e sfiorano le 60mila). Qualche furbetto isolato sì quindi, ma di certo non un fenomeno generalizzato rispetto al numero di persone che lo percepiscono (decine di migliaia) e che ne hanno effettivamente diritto. Da specificare anche, che si tratta di indagini in corso e non è detto che tutte e 150 queste persone saranno poi accusate di percezione indebita.

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