Roccagorga zona rossa per Covid, lo Spallanzani: “Non è variante inglese”

"L'aumento di contagi a seguito dei due focolai a Roccagorga non è dovuto alla variante inglese del Covid". I risultati degli esami condotti sui tamponi dei positivi dall'Istituto di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma arrivati nella serata di ieri dalla Asl di Latina smentiscono l'ipotesi avanzata in un primo momento della sua presenza, sulla quale erano ricaduti anche i sospetti del sindaco Nancy Piccaro. A comunicare la notizia la prima cittadina, la quale ha informato gli abitanti del Comune che dallo scorso lunedì 15 febbraio è zona rossa, sugli aggiornamenti riguardo il virus in circolazione. "Lo Spallanzani ha detto che sui nostri campioni, benché sono risultati valori in un primo momento che facevano pensare ad una variazione, in realtà l'approfondimento degli studi ha dimostrato che non c'è la caratteristica della variante inglese, com'è assente allo stesso modo la variante brasiliana e sudafricana. Significa che questo il virus o è nuovo, particolarmente diffusivo, oppure che la diffusione del Covid è stata aumentata negli ultimi giorni tramite i contatti sociali" spiega in una diretta Facebook Piccaro. "È una notizia molto importante per noi, che ci mette al riparo da tante preoccupazione, a conferma di ciò c'è il fatto che i contagi sono diminuiti, diminuendo con la zona rossa gli spostamenti delle persone. Una notizia che ci fa stare meglio e tirare un sospiro di sollievo" conclude il sindaco.
Roccagorga è zona rossa: spostamenti vietati
Roccagorga da due giorni è zona rossa e dal Comune è vietato entrare o uscire, per l'aumento registrato dei contagi, riconducibili a due cluster, un focolaio alla scuola per l'infanzia e l'altro in una residenza per anziani. La Regione Lazio ha firmato un'ordinanza che vieta gli spostamenti tranne che per comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità. I confini del territorio comunale sono presidiati giorno e notte dalle forze dell'ordine. È consentito lo spostamento verso un'abitazione privata massimo una volta al giorno e massimo per due persone, tra le ore 5 e le 22, entro il coprifuoco. Sono temporaneamente sospese anche tutte le attività commerciali al dettaglio, tranne quelle che riguardano la vendita di generi alimentari e di prima necessità. Chiuse per il servizio al tavolo o al bancone le attività di ristorazione: i bar in zona rossa effettuano servizio da asporto fino alle ore 18, mentre i ristoranti possono svolgere servizio da asporto e consegna a domicilio fino alle ore 22.