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Riciclaggio internazionale di auto di lusso rubate: sequestrate 38 fuoriserie

Un commerciante online di auto dovrà rispondere delle accuse di riciclaggio e di altri reati di falso. Lo stesso è stato accompagnato dalla polizia stradale di Frosinone presso il carcere di Cassino, dove sarà interrogato dal gip entro cinque giorni. Un’altra persona è stata arrestata e altre dieci sono state denunciate a piede libero.
A cura di Enrico Tata
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Il sequestro delle auto - foto Polizia di Stato
Il sequestro delle auto – foto Polizia di Stato

Range Rover Evoque, Range Rover Velar, Mercedes, Fiat 500 Abarth, Smart Fortwo, Mini Countryman, Jaguar Renagade, Nissan Qashqai, Audi TT, Audi RS6. Trentotto automobili in totale e tutte rubate. Il valore complessivo delle vetture ammonta a circa 600mila euro. Un commerciante online di auto dovrà rispondere delle accuse di riciclaggio e di altri reati di falso. Lo stesso è stato accompagnato dalla polizia stradale di Frosinone presso il carcere di Cassino, dove sarà interrogato dal gip entro cinque giorni. Un'altra persona è stata arrestata e altre dieci sono state denunciate a piede libero.

Riciclaggio internazionale di auto: le indagini

Le indagini sono cominciate a novembre con il sequestro di una Range Rover Sport risultata rubata in provincia di Napoli. A guidarla era un commerciante d'auto di Cassino, Frosinone, con alle spalle alcuni precedenti. Con i successivi accertamenti è stata scoperta una vera e propria banda che acquistava auto rubate in diverse zone d'Italia, ma anche all'estero, in Francia e in Germania, e poi le metteva di nuovo sul mercato con falsi documenti con dati clonati da autovetture che regolarmente circolavano in Spagna, Danimarca, Polonia o Francia. Venivano reimmatricolate in Italia e poi vendute online. Nel corso delle indagini gli agenti della polizia stradale si sono finti compratori e hanno risposto agli annunci online con l'obiettivo di rintracciare e sequestrare le auto rubate. Alcuni veicoli – scrivono i poliziotti- " sono stati individuati e sequestrati presso gli autosaloni ai quali erano state venduti dagli indagati, mentre quelli ancora in loro possesso venivano custoditi in luoghi nascosti e soprattutto all'interno di attività non soggette a controlli specifici del settore dei veicoli". Alcune auto sono state trovate, per esempio, all'interno di un caseificio di Terracina e altre in un parcheggio pubblico nel retro di un bar di Cassino.

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