Rave party, l’appello dei sindaci: “Fermatelo, si stanno verificando furti e danni al territorio”

"Lo Stato intervenga e fermi il rave party al lago di Mezzano". È un appello unanime quello lanciato dai sindaci dei comuni della Maremma laziale e toscana. Quella festa illegale, scrivono in una nota congiunta, "è un attacco frontale ai territori e alla popolazione dei comuni limitrofi". Secondo i sindaci di Manciano, Pitigliano e Sorano il raduno "è una vera e propria incursione nei confronti dei nostri territori e in primis di quello del vicino comune di Valentano, da parte degli organizzatori e dei partecipanti di questo rave, che inevitabilmente stanno minando in queste ore le attività economiche, in piena stagione turistica, e la sicurezza e la tranquillità dei cittadini, anche dal punto di vista sanitario".
Il sindaco di Valentano: "Gli ospiti stanno abbandonando gli agriturismi"
Il sindaco di Valentano, Stefano Bigi, ha dichiarato all'Agenzia Nova di essere preoccupato anche a causa del Covid, con i contagi che potrebbero esplodere in un contesto come quello del mega rave party. Inoltre sostiene che in zona si stanno verificando diversi furti e molti ospiti stanno abbandonando gli agriturismi del territorio: "Se non si interviene in maniera netta, le ripercussioni sull'abitato circostante saranno sempre più marcate. C'è stato già l'abbandono da parte degli ospiti di un agriturismo della zona. Ci sono casi di furti, infatti, a un contadino della zona è stato rubato il pickup che è stato ritrovato tutto rotto a bordo strada oltre il confine con la Toscana".
Stando a quanto si apprende, il rave party è stato chiuso da un cordone di confinamento da parte delle forze dell'ordine, ma vista la vastità dell'area, secondo il sindaco di Valentano non è impossibile arrivare: "Si tratta di un'area immersa nella vastità del verde della Tuscia, per cui persone fortemente motivate ad accedere al rave, possono arrivarci passando per i campi o i boschi".
Nella giornata di ieri un ragazzo è stato trovato morto all'interno del lago. Si tratta di un 24enne inglese residente a Reggio Emilia. Altri due giovanissimi partecipanti alla festa sono finiti in coma etilico e uno dei due potrebbe anche essere positivo al Covid.