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Raoul Bova a processo, l’avvocato a Fanpage.it: “Ha solo difeso Rocío, nessun testimone del pugno”

L’avvocato di Raoul Bova ha spiegato a Fanpage.it che l’attore “ha solo difeso Rocìo, come avrebbe fatto qualunque compagno” e che “non ci sono testimoni del pugno”.
A cura di Alessia Rabbai
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"La reazione che ha avuto Raoul Bova, quella di chiedere spiegazione del gesto, è stata una comune risposta ad un atto sgradevole e ingiustificato nei confronti di una donna" sono le parole dell'avvocato Alessandro Di Giovanni. Il legale dell'attore tv ha spiegato a Fanpage.it la versione dei fatti del suo assistito rispetto alla vicenda del 17 aprile 2019, che lo vede a processo con l'accusa di violenza privata, minacce e lesioni. Un automobilista, l'avvocato Vincenzo Cartolano, lo ha denuciato, dichiarando di essere stato aggredito verbalmente da Bova e di aver ricevuto un pugno su una spalla durante una lite in strada.

L'avvocato di Bova a Fanpage: "Ha solo difeso Rocío"

Secondo la versione dei fatti riportata da Raoul Bova la discussione con Cartolano sarebbe nata da un gesto affrettato di quest'ultimo, che si sarebbe infilato nel parcheggio a spina di pesce quando c'era Rocío Muñoz Morales, attrice e modella di origine spagnola, che gli aveva fatto il gesto di aspettare. La coppia infatti era uscita dal ristorante I Vitelloni nei pressi di piazza San Giovanni in Laterano e stava tornando alla macchina. L'automobilista sarebbe andato avanti, facendole fare un salto, per non essere investita. "Bova si è avvicinato alla macchina e ha detto: ‘Hai visto cosa hai fatto? Chiedile scusa' – spiega l'avvocato – Ma le scuse non sono ancora arrivate a distanza di due anni". Quella di Bova sarebbe dunque stata "una reazione comune a qualsiasi persona, per aver spaventato la propria compagna".

Raoul Bova denunciato per un pugno a un avvocato

La vicenda è emersa a seguito della denuncia presentata dall'avvocato Cartolano. Una persona che ha assistito ai fatti e che concorda con la versione fornita dall'attore e dalla sua compagna, la quale si è costituita parte civile nel processo, è stata già ascoltata dalla Polizia di Stato, mentre ad oggi non ci sarebbe nessun testimone che abbia visto e sostenga l'accusa a carico di Bova, ossia che possa confermare il fatto che abbia sferrato un pugno al suo interlocutore. Cartolano invece, difeso dall'avvocato Giuseppe Belcastro, dovrà rispondere dell'accusa di violenza privata per la manovra.

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