Quattordicenne stuprata da padre e zio perché vuole imparare l’Italiano: “Per noi sei morta”

Violenza sessuale è il reato del quale dovranno rispondere due uomini di quarantatré e quarantanove anni, che rischiano di finire a processo con l'accusa di aver abusato una ragazza di quattordicianni. Ragazza che è figlia dell'uno e nipote dell'altro. Il padre è accusato anche di maltrattamenti, per averla picchiata. Una grave vicenda di abusi famigliari quella finita in Tribunale, che come vittima ha una giovane oggi diciottenne, ma minorenne all'epoca dei fatti. Spetterà al giudice esprimersi il prossimo giugno su un eventuale rinvio a giudizio.
Maltrattamenti, minacce e abusi
Secondo quanto ricostruito in sede d'indagine come riporta La Repubblica l'adolescente era costretta a sopportare maltrattamenti, minacce e abusi tra le mura domestiche. Di questo è convinta la Procura, che ha chiuso le indagini e chiesto il rinvio a giudizio per i due uomini. Tutto questo perché lei, di origini indiane, voleva integrarsi in Italia, farsi degli amici e imparare l'Italiano. Vivere insomma una vita come le coetanee. Sia suo zio che suo padre hanno abusato sessualmente di lei, il papà l'avrebbe anche picchiata ripetutamente, prendendola a schiaffi e a calci. La giovane non poteva in alcun modo disobbedire o ribellarsi, ma era costretta a seguire gli ordini che le venivano dati e a fare le tutte faccende domestiche.
Tenta il suicidio ingerendo candeggina
Tra le minacce che rivolgeva il padre alla quattordicenne c'era: "Come figlia sei morta", questo è accaduto quando ha scoperto che chattava con un suo amico. Un quadro famigliare già grave che è degenerato tra 2021 e 2022 con il ricovero di sua madre in ospedale, allora l'intera gestione della casa è ricaduta sulla ragazza. Oltre alle faccende domestiche e allo studio, suo padre l'ha costretta a trovarsi un lavoro per mantenersi. La situazione era diventata così pesante che la giovane in preda alla disperazione ha tentato il suicidio, ingerendo della candeggina. Ma fortunatamente ha poi denunciato i soprusi alle forze dell'ordine. Dopo il suo racconto subito è stata inviata l'informativa in Procura e i due uomini indagati ora rischiano di finire a processo.