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Covid 19

Quali sono le province del Lazio che rischiano il lockdown per coronavirus

L’indice Rt (l’indice di trasmissibilità del virus) nel Lazio è a quota 1,51. Per quanto riguarda il tasso di incidenza negli ultimi giorni a Roma è pari a 31 casi ogni 100mila abitanti. La provincia con un tasso più alto nel Lazio è quella Viterbo con 59. Il tasso a Frosinone è pari a 33 casi ogni 100mila abitanti, a Rieti 23 e  Latina 22. Per fare un confronto con altre province italiane, sicuramente in condizioni peggiori, il tasso è pari a 94 a Monza, a 82 a Milano, 92 ad Aosta.
A cura di Enrico Tata
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Per l'Istituto Superiore di Sanità lo Scenario 4 dell'emergenza legata al nuovo coronavirus, il più grave, identifica una "situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo". Questo si verifica con valori di Rt regionali "prevalentemente e significativamente maggiori di 1,5". Nel Lazio ancora non è così: l'indice Rt è vicinissimo alla soglia di sicurezza, ma è fermo, dati forniti ieri dall'assessorato alla Sanità della Regione Lazio, a 1,49, anche se nel report singolo per ogni regione fornito dall'Iss è calcolato a 1.51, con intervallo tra 1,26 e 1,75 (è un calcolo sulla media degli ultimi 14 giorni). Nella settimana che va dal 19 ottobre al 25 ottobre i casi totali sono stati 8.167 con un'incidenza di 139 casi ogni 100mila abitanti. Come è evidente, però, si tratta di dati già vecchi e che si riferiscono a una settimana fa. I numeri sono in netto aumento anche nel Lazio e l'indice Rt, ha fatto sapere l'assessore D'Amato, è leggermente più alto nelle province (rispetto alla media del Lazio) e leggermente più basso a Roma. Paradossalmente, quindi, non è quella di Roma, nonostante il numero assoluto di casi più alti, che rischia di più la chiusura.

L'Istituto Superiore di Sanità ha classificato undici regioni, tra cui non il Lazio, a rischio elevato di una trasmissione non controllata della malattia: Abruzzo, Basilicata, Veneto, Liguria, Val D’Aosta, Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana.

Maggior numero di casi

Per quanto riguarda il numero di casi, in termini assoluti, la provincia di Roma è quella che ne registra di più, ma fondamentale è il tasso di incidenza e il tasso di incremento dei nuovi contagi (perché il numero di abitanti della città metropolitana di Roma, come è facile intuire, è più alto rispetto a quello delle altre province) . Nell'ultima settimana a Roma e provincia sono stati diagnosticati in media 1.337, in provincia di Viterbo 187, in provincia di Rieti 35, in provincia di Frosinone 161 e in provincia di Latina 127.

Si ricorda che l'incide R0 è il numero medio di infezioni trasmesse da ogni paziente. R0 è quindi il potenziale di trasmissione di una malattia infettiva e cioè riguarda la probabilità di trasmissione del virus per ogni individuo. Rt è un indicatore equivalente, ma viene calcolato nel corso del tempo e permette di calcolare l'efficacia degli interventi normativi per contenere la diffusione della malattia. L'indice Rt viene calcolato solo sui casi sintomatici. Questo perché un maggiore o minore aumento dei casi asintomatici non è dipendente dalla trasmissibilità del virus, ma dal numero di tamponi effettuati.

Maggior incidenza di contagio

Per quanto riguarda l'incidenza del contagio, la situazione cambia: Roma ha uno dei tassi di incidenza (calcolato negli ultimi 7 giorni ogni 100mila abitanti) più bassi. Negli ultimi giorni a Roma e provincia questo dato è pari a 31 casi ogni 100mila abitanti. La provincia con un tasso più alto nel Lazio è quella Viterbo con 59 (ma su questo dato pesano due cluster, tra cui uno all'interno di un convento). Il tasso a Frosinone è pari a 33 casi ogni 100mila abitanti, a Rieti 23 e  Latina 22. Per fare un confronto con altre province italiane, sicuramente in condizioni peggiori, il tasso è pari a 94 a Monza, a 82 a Milano, 92 ad Aosta, 67 a Genova e 57 a Caserta e 54 a Napoli.

Il tasso di incidenza (negli ultimi 7 giorni) a livello regionale nel Lazio, dati Iss, è pari a 139 casi ogni 100mila abitanti. Il tasso è pari a 183 in Campania, 333 in Liguria, 297 in Lombardia, 266 in Piemonte, 291 in Umbria e in Valle d'Aosta, dove è in vigore da ieri sera un coprifuoco dalle 21, addirittura 465.

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