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Prosciutti in regalo per evitare i controlli: sei vigili di Roma rischiano il processo

I vigili e due imprenditori rischiano di finire a processo per corruzione. Il pm Carlo Villani, titolare del fascicolo, ha infatti chiesto il rinvio a giudizio per gli indagati.
A cura di Enrico Tata
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Cene, mazzette, spunta anche un prosciutto. Prelibatezze e pasti pagati in cambio di un occhio chiuso. Venivano definiti "pensierini di Natale", ma non erano altro che bustarelle per oliare alcuni agenti della polizia locale di Roma. I vigili e due imprenditori rischiano di finire a processo per corruzione. Il pm Carlo Villani, titolare del fascicolo, ha infatti chiesto il rinvio a giudizio per gli indagati.

Stando a quanto riporta il Messaggero, i vigili avrebbero ottenuto circa 200 euro a pratica per rivelare in anticipo le ispezioni programmate dai colleghi in alcuni locali e ristoranti di Roma. In più in alcune occasioni avrebbero chiuso un occhio sulle irregolarità che in realtà avevano rilevato. Per esempio hanno fatto finta di non vedere insegne in realtà abusive oppure arredi che non erano a norme. Per questo sono indagati, oltre ai vigili, i dirigenti di uno studio legale che avevano come loro clienti un b&b, un carrozziere, un hotel, un fruttivendolo e anche due membri del clan Casamonica.

L'inchiesta, stando a quanto si apprende, è nata nel 2020, quando gli inquirenti hanno scoperto che qualche vigile aveva omesso di denunciare alcune irregolarità riscontrate al Palacavicchi di Ciampino. Ebbene da quell'indagine si è scoperto un vero e proprio giro di mazzette, con alcuni agenti che si facevano consegnare soldi e regali in cambio del loro silenzio. Bastava una mazzetta per avere un verbale perfetto, senza nessun irregolarità denunciata. Un cittadino cinese avrebbe addirittura offerto un intero prosciutto per comprare gli ufficiali pubblici che avrebbero dovuto ispezionare il suo legale. Nell'indagine, si legge nelle carte, sarebbero finiti anche due esponenti del clan Casamonica, che si sarebbero rivolti allo studio sotto inchiesta "per risolvere alcune pratiche edilizie relative a immobili di loro proprietà".

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