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Preso di mira dai bulli si toglie la vita a 14 anni a Latina: tre docenti a rischio sospensione

Non avrebbero fatto abbastanza per arginare fenomeni di bullismo a scuola: per questo tre docenti potrebbero essere sospesi a seguito delle ispezioni del ministero.
A cura di Beatrice Tominic
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Immagine di repetorio
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Ad un mese dall'inizio delle ispezioni da parte del ministero è arrivata una prima relazione da parte degli ispettori del ministero dell'Istruzione. Secondo quanto emerge dal documento, tre dei docenti dell'istituto frequentato dal quattordicenne che si è tolto la vita a un giorno dall'inizio della scuola non avrebbero fatto il possibile per arginare i fenomeni di bullismo. È nei loro confronti che, proprio per questo, sono attese sanzioni disciplinari: rischiano la sospensione. Il dossier redatto dagli ispettori del ministero, nel frattempo, è stato consegnato dal Ministero dell'Istruzione all'Ufficio scolastico regionale del Lazio.

La versione della scuola

Mentre la famiglia del quattordicenne ha immediatamente denunciato ciò che subiva a scuola, fin dai momenti immediatamente successivi alla tragedia, dalla scuola è arrivata la descrizione di una situazione diversa. Nonostante le denunce e le segnalazioni da parte dei familiari del ragazzo, nell'istituto scolastico non sarebbero mai stati presi provvedimenti. Chiamata ad esporsi sul caso, la dirigente scolastica ha sempre respinto ogni accusa di mancato intervento, talvolta sminuendo anche la situazione che il quattordicenne si trovava a vivere ogni giorno.

"Potevamo evitarlo, gli strumenti c'erano – è stato il commento della Garante dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, Monica Sansoni – Prima di uccidersi ha detto che con il rientro in classe andava via la sua libertà. Le risorse ci sono, genitori e ragazzi possono rivolgersi direttamente a noi", ha spiegato a Fanpage.it.

Le indagini in corso a Roma e a Cassino

Nel frattempo non si arrestano le indagini, a Roma presso la Procura dei Minori e a Cassino. Nel primo caso sembra che sia stato individuato il gruppo che aveva preso di mira il quattordicenne, almeno quattro coetanei. In Procura a Cassino, invece, le indagini stanno cercando di concentrarsi, oltre che sulla scuola, anche sull'ambiente esterno ad essa, per cercare di chiarire se vi siano altri soggetti sul caso.

Per cercare elementi che possano essere utili, inoltre, sono stati sequestrati i cellulari sia alla famiglia che al quattordicenne stesso, ma anche agli insegnanti e alle dirigenti. Ulteriori accertamenti anche sulle chat fra il quattordicenne e i compagni di classe. Prima di uccidersi in un gruppo aveva scritto: "Lasciatemi un posto in prima fila".

Le parole della mamma: "La giustizia esiste ancora"

La notizia del rischio di sospensione per tre dei docenti del quattordicenne è arrivata mentre la mamma del ragazzino era ospite al programma televisivo "Dentro la notizia", condotto da Gianluigi Nuzzi su Canale 5. La donna non ha esitato a esprimere ancora una volta il suo dolore. "Questa notizia ci ha risollevato l'animo: la giustizia ancora esiste, siamo soddisfatti di questo primo passo – ha spiegato – Vedremo cosa succederà dopo".

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