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Potature platani su via Nomentana: i lavori termineranno il 20 marzo

Dei circa 600 platani da potare ne sono rimasti circa 200. “Siamo consapevoli dei disagi che questi lavori comportano – dichiara l’assessora Sabrina Alfonsi – ma si trattava di un intervento assolutamente necessario”.
A cura di Natascia Grbic
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Ancora settimane di chiusure su via Nomentana per le potature dei platani che costeggiano la strada: lo ha annunciato l'assessora all'Agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma Capitale Sabrina Alfonsi, specificando che l'intervento sta giungendo a conclusione. Dei 600 alberi da potare, ne mancano all'incirca 200. Il tre marzo termineranno i lavori nel tratto compreso tra Corso Trieste e via XXI Aprile, "la sezione più lunga dei circa 4 chilometri complessivi interessati dall'intervento". Il sei marzo partiranno i lavori tra via XXI Aprile e via Batteria Nomentana/Tangenziale, nel quale ci sono circa 200 platani.

I lavori – e con essi anche i disagi per i cittadini – termineranno il 20 marzo, "salvo eventuali condizioni di maltempo che possano compromettere la sicurezza degli operatori". In questi giorni il servizio pubblico e il traffico veicolare continuerà a essere deviato dagli agenti della Polizia Locale.

"Si avvia a conclusione un intervento estremamente complesso e atteso da oltre 20 anni di potatura dei circa 600 platani di Via Nomentana da Porta Pia a Via Batteria Nomentana che va a completare quello già eseguito sul restante tratto fino al Grande Raccordo Anulare – ha dichiarato Alfonsi – Un'operazione che poteva essere svolta solo in questo periodo dell'anno quando le basse temperature riducono i rischi di attacco dei platani da parte di funghi o altri patogeni e che si svolge con la supervisione di agrononomi che ne certificano la corretta esecuzione. Tutte le fasi dell'intervento sono state accuratamente pianificate dal Dipartimento Tutela Ambiente di concerto con la Polizia Locale di Roma Capitale, ATAC e il Municipio II".

"Siamo consapevoli dei disagi che questi lavori comportano per le persone che vivono e lavorano nelle zone interessate e per tutte quelle che utilizzano un'arteria nevralgica della città – conclude Alfonsi – ma si trattava di un intervento assolutamente necessario per la potenziale pericolosità di alberature monumentali tanto a lungo trascurate e per mettere così in sicurezza una strada tanto importante e frequentata".

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