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Ponza, trovati resti umani nei sacchi della spazzatura e lapidi gettate in una scarpata

La Procura della Repubblica di Cassino indaga sulla vicenda che vede resti umani in sacchi della spazzatura e lapidi gettate in una scarpata nel cimitero di Ponza. Al vaglio degli inquirenti ci sono i lavori di una ditta incaricata della messa in sicurezza di tombe e cappelle dopo la denuncia dei cittadini.
A cura di Alessia Rabbai
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Macabro rinvenimento a Ponza, dove i residenti hanno denunciato la presenza di resti umani all'interno di sacchi neri per la spazzatura e di lapidi gettate in una scarpata. Le segnalazioni degli abitanti dell'isola sono arrivate alle istuituzioni competenti e sulla vicenda ora indagano i militari della Guardia di Finanza coordinati dalla Procura della Repubblica di Cassino, che sulla vicenda ha aperto un'inchiesta, per far luce sull'accaduto. A diffondere la notizia è stato l'ex sindaco Pietro Vigorelli, che ieri ha pubblicato alcune foto del ritrovamento su Facebook. Ha spiegato come nel cimitero sono stati disposti dei lavori dall'amministrazione comunale, per la messa in sicurezza di tombe e cappelle. Ciò è stato possibile grazie ad un finanziamento della Regione Lazio, che risale al 2011. Lo scorso giugno il sindaco di Ponza Franco Ferraiuolo ha disposto che trentotto salme venissero spostate nella chiesa del cimitero, per liberare l'area interessata sulla quale si sarebbe dovuto intervenire, fino al termine dei lavori, per poi essere rimesse al proprio posto.

Resti umani in sacchi neri nel cimitero di Ponza

Un'operazione che, com'è stata impostata dalla ditta che se ne è fatta carico per un ammontare totale di 85mila e 400 euro, ha suscitato le polemiche di parte dei cittadini e dell'opposizione comunale, perché erano preoccupati per eventuali danneggiamenti o smarrimenti di feretri. Una decina di giorni fa, terminati i lavori e riaperto il cimitero al pubblico, i residenti in visita ai propri cari defunti hanno spiegato di aver visto sacchi neri accatastati in un angolo, dai quali fuoriuscivano resti umani. Così sono scattate le denunce e l'opposizione ha chiesto le dimissioni del sindaco. "È chiaro che quest’orribile vicenda non si può fermare alla pura constatazione di quello che è avvenuto – scrive Vigorelli su Facebook – Ci sono evidentemente responsabilità, molto gravi e pesanti. L’amministrazione comunale ne deve rispondere, al tribunale penale e alla Corte dei Conti. E soprattutto ne deve rispondere di fronte ai Ponzesi".

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