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Poggio Mirteto, accoltella il patrigno: 22enne arrestato per tentato omicidio

Tentato omicidio è il reato del quale dovrà rispondere un ventiduenne di Rieti, arrestato ieri sera per aver aggredito e preso a coltellate il patrigno, compagno della madre, ferendolo con un coltello alla testa. L’uomo, 58 anni, trasportato in ospedale con l’ambulanza e medicato, non rischia la vita.
A cura di Alessia Rabbai
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Momenti di paura a Poggio Mirteto, dove i carabinieri hanno arrestato un ventidenne, ritenuto responsabile del tentato omicidio del patrigno, compagno della madre. I fatti risalgono alla serta di ieri, martedì 20 marzo, e sono avvenuti nel centro della provincia di Rieti. Vittima un cinquantottenne, che ha dovuto ricorrere a cure mediche ed è stato necessario il trasporto in ospedale. Secondo le informazioni apprese l'aggressione sarebbe avvenuta intorno all'ora di cena, erano circa le 20 quando il ventiduenne, per cause non note, probabilmente per motivi banali di discussione, ha preso a pugni il patrigno, per poi afferrare un coltello da cucina e colpirlo con alcuni fendenti, che lo hanno ferito alla testa. A dare l'allarme è stata la madre, che, assistendo alla scena e preoccupata per le conseguenze che ne sarebbero scaturite, ha chiamato il Numero Unico delle Emergenze 112 e chiesto l'intervento delle forze dell'ordine.

Arrestato per tentato omicidio

Ricevuta la chiamata d'emergenza, sul posto in breve tempo sono intervenuti i militari della locale stazione di Poggio Mirteto, che hanno messo fine alla lite e arrestato l'aggressore. Il ragazzo, finito in manette per la violenza, è stato portato in carcere, dove resta a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, che stabilirà il da farsi. Il patrigno, per le ferite riportate, è stato soccorso e trasportato in ambulanza all'ospedale di Rieti. Arrivato al pronto soccorso, i medici lo hanno sottoposto agli accertamenti necessari al caso. Da quanto si apprende fortunatamente le ferite d'arma bianca riscontrate e medicate, non sembrano gravi e l'uomo non è in pericolo di vita, ma resta in osservazione, in attesa di essere dimesso con alcuni giorni di prognosi.

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