Pino cade e ferisce tre persone: sette indagati tra cui impiegati comunali rischiano il processo

Sette persone rischiano di finire a processo con l'accusa del reato di lesioni gravi e disastro colposo, per la caduta di un albero davanti alla Corte dei Conti il 25 febbraio del 2019, sotto al quale sono rimaste ferite tre persone, tra cui un avvocato. I pubblici ministeri del Tribunale di Roma hanno chiuso le indagini a carico dei presunti responsabili, ora si attende l'esito del rinvio a giudizio sul quale dovrà pronunciarsi il giudice dell'udienza preliminare. Tra gli indagati figurano i nomi di alcuni impiegati comunali addetti al verde pubblico e la ditta che possedeva l'appalto della manutenzione, i quali, secondo l'accusa, avrebbero dovuto vigilare sullo stato di salute del pino di viale Mazzini. Come emerso dalla consulenza agronomica disposta dal procuratore aggiunto Nunzia D'Elia e dal pm Andrea Cusani, la pianta doveva essere potata con urgenza. Ma ciò non è stato fatto e, complice il maltempo, è precipitata al suolo, raggiungendo il legale di passaggio e facendolo finire in condizioni gravissime in ospedale. Allora per gli accertamenti sono intervenuti gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, che hanno gestito le operazioni di soccorso, svolto i rilievi e i successivi accertamenti sulla pianta sottoposta a sequestro.
Centinaia gli alberi caduti a febbraio 2019
Sono stati centinaia gli interventi di vigili del fuoco e forze dell'ordine a febbraio del 2019 per rami e alberi caduti, tra cui appunto, il pino precipitato in viale Giuseppe Mazzini. Erano circa le 9 quando il pino di trenta metri è precipitato abbattendosi su quattro auto parcheggiate in strada all'altezza del civico 103. Una tragedia sfiorata, un episodio che si è concluso con il lieto fine, ma che avrebbe potuto avere un esito drammatico. Per due dei feriti, è stato necessario il ricovero in codice rosso. In quel frangente, nel giro di quarantotto ore si sono contate sei vittime del maltempo nel Lazio.