Picchia e minaccia bambini nello spogliatoio della palestra: condannato un papà

È stato condannato a 6 mesi di reclusione e a 5000 euro di risarcimento il papà che nel luglio del 2014 ha picchiato e minacciato alcuni bambini in uno spogliatoio di un centro sportivo esclusivo nella zona Cassia, nel territorio a nord della città di Roma. L'uomo, un romano di 49 anni, si è recato nella palestra per riprendere sua figlia dopo le attività del pomeriggio e l'ha trovata davanti allo spogliatoio dei maschi del centro sportivo in lacrime. I bambini, infatti, avevano strattonato sua figlia per allontanarla dallo spogliatoio, dato che continuava ad entrare mentre i compagni si stavano cambiando. Arrabbiato per la spinta subita dalla piccola, ha strattonato alcuni bambini e si è avventato, in particolare, su uno di 7 anni, dandogli una ginocchiata alla gamba: portato dai genitori al policlinico Gemelli, nel corso della visita gli è stato rilevato un ematoma alla coscia e lo hanno dimesso con un paio di giorni di prognosi. È scattata la denuncia ed è stato portato al processo che si è concluso ieri, nella mattinata di martedì 14 dicembre, con la condanna a 9 mesi di carcere, ridotta, come abbiamo visto, a 6 con il risarcimento.
Le minacce ai bambini di 7 anni
Oltre alle spinte e alla ginocchiata al bambino di 7 anni, il papà della Cassia condannato ieri, in quel fatidico pomeriggio ha minacciato i bambini presenti. "Vi spezzo le braccine, vi faccio a pezzi e faccio a pezzi anche i vostri genitori", ha detto, come si legge oggi su RomaToday, fino a farli piangere. Il gruppo di bambini allora ha avvertito i dirigenti del circolo, poi è stato portato nella segreteria in attesa dell'arrivo dei genitori.