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Paracadutista morto dopo un lancio a Roma, l’addio a Sandro Bigozzi: “Ora potrai volare dove vuoi”

Non appena appreso della sua morte sono molti i messaggi, da amici, parenti, colleghi e appassionati per Sandro Bigozzi. “Ora puoi volare dove vuoi”, scrive uno di loro.
A cura di Beatrice Tominic
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Sandro Bigozzi prima di un lancio.
Sandro Bigozzi prima di un lancio.

"Per me sei sempre stato un esempio in tutto. Ora potrai volare dove vuoi". Questo è soltanto uno dei numerosi messaggi di cordoglio condiviso sui social network per la morte di Sandro Bigozzi, paracadutista quarantanovenne morto dopo un lancio a Montecompatri, alle porte della capitale, sabato 6 settembre 2025. Bigozzi, paracadutista esperto con quasi 6000 lanci, condivideva video e foto delle sue esperienze ad alta quota sui social network dove, a seguirlo, c'erano oltre 51mila appassionati e appassionate.

Originario di Grosseto, un'ultima storia su Instagram è stata pubblicata ieri mattina durante il volo nei cieli della Maremma Toscana, con il verde della campagna e il blu del mare fanno da sfondo. Due ore dopo, infine, l'ultimo tragico lancio. Il quarantanovenne avrebbe provato ad aprire il paracadute e anche quello di emergenza, senza successo. Ma è precipitato giù da 1500 metri di altezza, in un campo volo sulla via Prenestina, dove ha perso la vita.

Sandro Bigozzi dopo un lancio nel cielo della Maremma Toscana.
Sandro Bigozzi dopo un lancio nel cielo della Maremma Toscana.

L'addio degli amici: "Non ci voglio credere"

"Non ci voglio ancora credere, non sono pronta a pensare che tu non ci sia più. Sei stato il compagno di mille avventure nel vento e con i piedi per terra – scrive un'amica – Ora penso solo a Francesca, alle tue bimbe e alla tua famiglia, ma senza di te è tutto davvero più triste. Ci hai insegnato a osare, ad assaporare fino in fondo le emozioni, a superare il limite. Oggi più che mai è stato un privilegio volare con te", conclude allegando una foto del lancio. "Per me sei stato quella rondine che a primavera ti ricorda l’estate… ho il cuore a pezzi", si legge ancora.

E molte altre sono le parole da parte degli amici più intimi e d'infanzia. "Eri piccolo bussavi alla mia porta per giocare con me… Non ci posso ancora credere", scrive uno di loro. "Per me eri un esempio in tutto quello che facevi, la persona più determinata che abbia mai conosciuto. Dedizione ed integrità. Tu adesso potrai volare dove vuoi".

Sandro Bigozzi.
Sandro Bigozzi.

E ancora: "Sandro ha dedicato la sua vita a viverla, in cielo, in terra, in mare e a condividere questa straordinaria forza con la sua bella famiglia. Ho avuto la fortuna di conoscerlo, di averlo vicino discretamente in momenti importanti della mia attività sportiva. Era brillante, incredibilmente libero e tenace. Cieli blu".

Il cordoglio del sindaco di Grosseto: "Con te il mio primo volo"

"Ci sono notizie che non vorremmo mai ricevere. Sandro Bigozzi, amico e paracadutista di grande esperienza e professionalità, ci ha lasciati troppo presto. Con lui ho avuto l’onore di volare per la prima volta: un’esperienza unica, resa indimenticabile dalla sua competenza e dal suo sorriso. La sua passione per il volo era contagiosa, il suo entusiasmo, autentico", è la dedica di Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto.

I colleghi: "La sua passione per il volo è un esempio di amore per la vita"

"Il nostro pensiero e le nostre più sentite condoglianze vanno al nostro socio Moreno Bigozzi e alla sua famiglia per la tragica perdita del figlio Sandro, avvenuta in un incidente con il paracadute. La sua passione per il volo era un esempio di coraggio e amore per la vita. Ci uniamo al dolore di tutti coloro che lo hanno amato e ci stringiamo in un abbraccio in questo momento di profonda tristezza", hanno scritto il Consiglio Direttivo e tutti i soci dell'Associazione La Collina del Ricordo dei Paracadutisti.

Una delle ultime immagini condivise nelle storie di Instagram, circa due ore prima del tragico lancio.
Una delle ultime immagini condivise nelle storie di Instagram, circa due ore prima del tragico lancio.

"Quante risate ci siamo fatti insieme.Hai dato un contributo importante a questo sport, eri una persona sorridente in un ambiente di falsi seri. Mancherai a molti", scrive un collega paracadutista.

"Mi hai fatto conoscere ed amare il cielo e te ne sarò grata per sempre…Mi hai insegnato ad osare, a buttarmi e ad essere me stessa, a sorridere al tramonto e ad amare il vento, a credere che volare costa fatica, ma anche che dall'alto si vede un mondo meraviglioso…Mi hai portato oltre le nuvole…Un onore aver volato e saltato solo con te…Buon viaggio amico mio", scrive un'altra ancora.

"Tra le tante persone che ho conosciuto nel mondo del paracadutismo durante il mio corso AFF a Roma, c'eri anche tu. In quelle giornate abbiamo parlato della mia esperienza che stavo realizzando per conseguire il brevetto, mai e poi mai potrò dimenticare i tuoi preziosi consigli sempre con il sorriso stampato e la pacca sulla spalla, eri piccoletto ma ben forgiato. Voglio ricordarti così. Il tuo volo non si è arrestato, ma ha cambiato semplicemente il mezzo, adesso hai le ali come un angelo per continuare il tuo volo nell’alto dei cieli. Magari un giorno durante il mio volo chissà se riuscirò a scovare il tuo sorriso tra le nuvole", conclude un altro ancora.

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