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News sul caso Hasib Omerovic a Primavalle

Ossa rotte e organi lesionati: come sta Hasib, ragazzo disabile caduto dalla finestra a Primavalle

Hasib Omerovic è grave, ma fortunatamente non in pericolo di vita. È stato in coma più di cinquanta giorni, ha diverse ossa rotte e gli organi interni lesionati.
A cura di Natascia Grbic
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Hasib Omerovic ha riportato diverse fratture gravi alla testa, alle costole e allo sterno, oltre a politraumi in tutto il corpo. Ha lesioni alla milza, al polmone e al fegato. Un quadro che non consente al ragazzo – almeno per il momento – di alzarsi dal letto ed essere autonomo. Ha bisogno di essere assistito 24 ore su 24. A questo bisogna aggiungere il dolore per le lesioni e il trauma per quanto gli è accaduto.

Il quadro clinico di Hasib è grave, ma fortunatamente il ragazzo non è più in pericolo di vita. Sordo dalla nascita, con una lieve disabilità cognitiva, è ricoverato dallo scorso 25 luglio, ossia da quando è caduto dal balcone della sua abitazione in circostanze poco chiare durante un controllo della polizia.

Secondo quanto dichiarato dalla sorella, una giovane con disturbi psichici, Hasib sarebbe stato gettato dalla finestra dai poliziotti. Gli agenti hanno invece sostenuto che è stato lui a lanciarsi di sotto durante il controllo. Le indagini sono in corso, la vicenda è poco chiara e i reati ipotizzati sono – per il momento – falso e tentato omicidio.

Ciò che è emerso sin da quando la vicenda è stata resa nota, è che i poliziotti non avevano nessun mandato di perquisizione. Le foto scattate successivamente alla caduta, mostrano la porta della stanza del giovane scardinata, e una scopa spezzata. Altri dettagli sui quali bisognerà fare luce.

Perché i poliziotti sono andati a casa di Hasib? Sembra che l'intervento sia nato in seguito a un post pubblicato da una donna su Facebook, in cui il 36enne veniva indicato come molestatore. La tesi non ha avuto finora nessun riscontro, il post è stato cancellato dopo poco. Ma è bastato per scatenare un putiferio nel quartiere di Primavalle, tra cui si stava organizzando per una spedizione punitiva alla cieca, e chi invece ha difeso il ragazzo, descrivendolo come una persona buona e che non ha mai causato problemi.

"È un bonaccione, lo conosce tutto il quartiere – ci ha spiegato una negoziante – Quando ho saputo quello che gli è successo mi è dispiaciuto da morire. Sono anni che gira nella zona, è un bravo ragazzo, un chiacchierone. Tutti gli vogliono bene".

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