video suggerito
video suggerito

Operaio muore al Teatro dell’Opera, l’ex direttore Carlo Fuortes assolto in appello

L’ex direttore del Teatro dell’Opera Carlo Fuortes è stato assolto in appello dall’accusa di omicidio colposo nei confronti dell’operaio Oberdan Varani, deceduto mentre faceva le pulizie nel 2017.
A cura di Natascia Grbic
0 CONDIVISIONI
Immagine

Carlo Fuortes, sovrintendente del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, è stato assolto dall'accusa di omicidio colposo nei confronti di Oberdan Varani, addetto alle pulizie deceduto mentre lavorava al Teatro dell'Opera nel 2017. Lo rendono noto i legali dell'uomo, Giulia dell'Aquila e Alessandro Gamberini. All'epoca Fuortes era sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma, ed è stato chiamato in causa proprio in virtù di questo ruolo. Condannato in primo grado a un anno e quattro mesi, Carlo Fuortes tramite i suoi legali ha fatto ricorso in appello, venendo assolto "per non avere commesso il fatto". Nel corso del dibattimento è stato dimostrato che il luogo dove si trovava l'operaio non era quello dove venivano svolti normalmente i lavori, per i quali erano state disposte tutte le cautele per preservare l'incolumità dei lavoratori.

La morte di Oberdan Varani

Nel corso dell'istruttoria dibattimentale era emerso che la morte di Oberdan Varani, operaio di una ditta appaltatrice delle pulizie del Teatro dell’Opera di Roma, sarebbe stata causata dalla caduta dal primo gradino di una scala alta circa un metro e settanta, utilizzata per passare dal piano in cui lavorava a quello superiore. L’unico testimone presente, un operaio del Teatro incaricato di assisterlo nelle pulizie, aveva riferito che la vittima gli avrebbe detto subito dopo l’incidente di essere scivolata con un piede, aggiungendo di averlo visto cadere all’indietro ‘a piombo' e battere la testa. Varani non è morto immediatamente, ma dopo alcuni giorni di ricovero in ospedale, dove era stato portato subito dopo l'incidente. Nonostante gli sforzi dei medici per salvargli la vita, le sue condizioni si sono progressivamente aggravate fino al decesso.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views