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Omicidio Emanuele Morganti: mamma Lucia morta senza avere giustizia

A breve verrà fissata la data per la sentenza di Cassazione nel processo per l’omicidio di Emanuele Morganti, il 20enne morto a seguito di un pestaggio all’esterno di un locale ad Alatri, con tre imputati per omicidio preterintenzionale. Sua mamma Lucia Pica è morta prima che venisse fatta giustizia.
A cura di Alessia Rabbai
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La mamma di Emanuele Morganti è morta prima della sentenza di Cassazione. Lucia Pica, donna combattente, non ha potuto assistere all'esito del processo per la morte del figlio ucciso a vent'anni ad Alatri, che vede imputati per omicidio preterintenzionale Michele Fortuna, Paolo Palmisani e Mario Castagnacci. La donna è deceduta dopo una lunga malattia, prima che venisse fissata la data nella quale la Suprema Corte si esprimerà in maniera definitiva sul caso. Una scomparsa che ricorda quella di Guglielo Mollicone, padre battagliero della diciottenne Serena, sparita da Arce il 1 giugno del 2021 e trovata senza vita nel bosco in località Fonte Cupa, il quale, anch'egli malato, è deceduto prima che venisse fatta giustizia per sua figlia.

Tre imputati a processo per omicidio preterintenzionale

Nel processo per l'omicidio di Emanuele Morganti la Corte d'Assise d'Appello del Tribunale di Roma a febbraio scorso ha derubricato per i tre imputati il reato da omicidio volontario a preterintenzionale, riducendo le condanne da sedici a quattordici anni ed ora fuori dal carcere. Secondo i giudici dunque, l'intenzione con la quale agirono Fortuna, Palmisani e Mario Castagnacci non era quella di uccidere. A risultare fatale ad Emanuele sarebbe stato dunque l'urto della testa contro un'auto parcheggiata.

L'omicidio di Emanuele Morganti

I fatti che hanno portato alla morte di Emanuele Morganti risalgono alla notte tra il 25 e il 26 marzo del 2017 e sono avvenuti in piazza Regina Margherita ad Alatri, in provincia di Frosinone. In quel frangente, poco prima della violenza, il ventenne era con la fidanzata e alcuni amici in un locale del posto, all'interno del quale è nata una discussione. I buttafuori lo hanno portato all'esterno della discoteca, dove poi si è consumato il pestaggio. Dalla perizia del medico legale Saverio Potenza, è emerso che il decesso sarebbe sopraggiunto a causa di una frattura delle ossa del cranio, che ha provocato una "gravissima emorragia cerebrale", probabilmente causata dall'impatto contro una superficie, avvenuto mentre il giovane cercava di scappare.

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