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Oggi sciopero generale, piazza del Popolo piena per la manifestazione di Cgil e Uil

Piazza del Popolo piena a Roma per la manifestazione nazionale organizzata da Cgil e Uil, che protestano contro la legge di Bilancio che verrà approvata entro il 31 dicembre.
A cura di Enrico Tata
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È cominciata la manifestazione nazionale organizzata a piazza del Popolo, Roma, dai sindacati Cgil e Uil. Sul palco, dopo l'intervento di sei lavoratori, interverranno i segretari generali dei due sindacati, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. I lavoratori stanno protestando contro la Legge di Bilancio e in particolare per le decisioni prese su fisco, pensioni, politiche industriali, sanità e scuola. Per Cgil e Uil la manovra "non ridistribuisce ricchezza, non riduce le disuguaglianze e non genera uno sviluppo equilibrato e strutturale e un'occupazione stabile". "La legge di Bilancio e i provvedimenti messi in campo non danno risposte sufficienti. Vogliamo dei cambiamenti concreti per le lavoratrici e i lavoratori, i pensionati e le pensionate e per rafforzare la coesione sociale e territoriale".

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"Oggi ci sono cinque piazze piene. E' strano dire che non rappresentiamo il Paese reale, chi è rimasto indietro. Chiediamo al governo di fare scelte diverse. Il Paese ha bisogno di risposte, che finora non sono sufficienti", ha detto il segretario Bombardieri arrivando in piazza. E Landini: "Penso che stia aumentando la distanza tra il palazzo della politica e il Paese. Noi stiamo dando voce a chi invece vuole che in questo Paese si affermi la giustizia sociale e perché il mondo del lavoro torni a essere centrale. Ci hanno convocato lunedì prossimo sulle pensioni, sull'avvio della riforma Fornero che chiediamo da tempo. Oggi è l'avvio di una mobilitazione, non tutto finisce con la legge di bilancio. Siamo all'inizio, per cambiare tutto quello che di sbagliato è stato fatto in questi anni".

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In piazza ci sono anche tantissimi studenti. Hanno aderito alla piattaforma della manifestazione anche Unione degli Studenti, Rete della Conoscenza e Link Coordinamento Universitario: "Oggi porteremo in piazza la rabbia e la voglia di cambiare di una generazione condannata all’invisibilità, ma che non si arrende. Non ci arrendiamo alla precarietà, allo sfruttamento, al lavoro gratuito, ai costi insostenibili dell'istruzione, all'inazione dei governi sul contrasto al cambiamento climatico, ad una politica che continua a dare a chi ha già tanto e a togliere a chi non ha niente":

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