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Oggi 150 anni di Roma Capitale, Virginia Raggi chiede “più strumenti e poteri”

“Il mio sogno è che Roma possa trasformarsi da capitale d’Italia a capitale di tutti gli italiani. Roma è una città internazionale a tutti gli effetti, è la città più italiana e ha necessità di strumenti e poteri”, ha dichiarato la sindaca di Roma, Virginia Raggi, nel corso delle celebrazioni per i 150 anni di Roma Capitale.
A cura di Enrico Tata
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Complice la crisi di governo e l'incarico conferito a Mario Draghi, ma anche l'immobilismo dell'amministrazione capitolina, l'anniversario dei 150 anni di Roma Capitale sta trascorrendo nell'indifferenza e nel silenzio. Anche oggi la sindaca Virginia Raggi ha chiesto, giustamente, più poteri per la Capitale. Ma soltanto ieri la prima cittadina ha incassato il no della destra alla possibilità di essere ascoltata, proprio su questo, in audizione alla commissione Affari Istituzionali alla Camera (per la verità Fratelli d'Italia ha criticato Lega e Forza Italia per la scelta di negare l'audizione alla sindaca). "Il mio sogno è che Roma possa trasformarsi da capitale d'Italia a capitale di tutti gli italiani. Roma è una città internazionale a tutti gli effetti, è la città più italiana e ha necessità di strumenti e poteri" . Così la sindaca nel corso delle celebrazioni e cioè, questo quanto organizzato dal Campidoglio, una lectio magistralis di Paolo Mieli ai Musei Capitolini. La sindaca ha dichiarato che "bisogna avviare una riflessione sul ruolo delle città. Rilancio la richiesta di tutti colleghi sindaci che hanno chiesto più attenzione per le loro città. Questa necessità è ancora più urgente oggi con la pandemia. La questione romana è una questione italiana".

Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio in cui ha sottolineato: "Roma può dare tanto allo sviluppo del paese. Con questa consapevolezza la comunità nazionale deve assicurare il sostegno necessario affinché le funzioni della Capitale siano svolte al meglio e creino così vantaggi per l'intero sistema".

Ieri la annullata l'audizione della sindaca in commissione alla Camera

L'azione di ieri di Lega e Forza Italia, che hanno ritirato la disponibilità all'audizione informale della sindaca in commissione ha provocato la dura reazione dei 5 Stelle. Ha dichiarato per esempio la senatrice Giulia Lupo a 9Colonne: "Si tratta di un attacco politico. C'era unanimità nella scelta di ascoltare la Raggi e tutto a un tratto loro hanno cambiato idea. Questo succede spesso con loro, si sa. Si parla da tempo di poteri speciali per Roma Capitale e delle risorse per attuarli un tema rilanciato con forza dalla sindaca e per il quale le forze politiche dovrebbero sentire la responsabilità di impegnarsi congiuntamente. Il comportamento dei parlamentari di Lega e FI fa male a Roma. Si assumeranno la responsabilità della loro decisione davanti ai cittadini".

Conciliante il parere del capogruppo capitolino della Lega, Davide Bordoni, che ha proposto di accantonare "le logiche di parte" per "ragionare insieme sulle urgenze e sui grandi cambiamenti necessari, a cominciare da maggiori poteri e risorse, come risposta comune e unita di tutta la politica che non si arrende alle gravi questioni che investono la Capitale". Per Bordoni bisognerebbe concludere una volta per tutte "la riforma per Roma e concentrarsi sulla sua rigenerazione. In questo senso è molto importante la partecipazione della società civile, dal mondo industriale a quello dei sindacati senza dimenticare l'associazionismo. La bieca amministrazione Raggi ha portato Roma a un declino veloce e drammatico. Il nuovo Governo non deve abbandonare Roma ma dargli la possibilità, sia a livello istituzionale che amministrativo, di esprimere tutto il suo potenziale attraverso una vera autonomia".

Intanto la formazione di un probabile governo Draghi potrebbe ‘liberare' Roberto Gualtieri. Il ministro dell'Economia del governo Conte potrebbe infatti diventare il candidato del Partito democratico a sindaco di Roma. Non è escluso, ma è molto più improbabile vista la decisione già annunciata da Raggi di ricandidarsi, che 5 Stelle e Pd lavorino a un'alleanza con candidato sindaco Giuseppe Conte.

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