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La crisi di governo libera il candidato sindaco del PD: è l’ex ministro Roberto Gualtieri

La crisi di governo rimette in gioco diversi nomi per la corsa a sindaco di Roma. Dopo il “no” di tutti gli altri big non è un segreto che Nicola Zingaretti vorrebbe vedere candidato del PD al Campidoglio l’ormai ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che sarebbe pronto a rispondere sì alla richiesta se venisse da tutto il partito.
A cura di Valerio Renzi
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Con la crisi di governo cambiano anche le carte in tavola per la corsa a sindaco di Roma. Nicola Zingaretti, determinato a non appoggiare Carlo Calenda, finora ha ricevuto soltanto "no" dai nomi sondati per correre a capo della coalizione di centrosinistra. Noto per la sua prudenza e per non affrettare mai i tempi, con un fiuto per il tempo politico che ha fatto la fortuna della carriere, il segretario del PD questa volta è davvero in difficoltà.

Se il ragionamento è che Roma è una partita nazionale e che vincere qui ha un valore simbolico, dall'altro è anche vero che non sono in molti a voler scommettere il proprio destino politico sul traghettare una città in piena crisi in una stagione di rinascita. Perché all'ombra del Marco Aurelio oggi si rischia di più a vincere che a perdere.

Ma la caduta del governo guidato da Giuseppe Conte ha "liberato" anche nomi fino a ieri impegnarti in caselle difficile da lasciare vuote. In particolare a piacere al segretario è il nome dell'ormai ex ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. Al timone di un dicastero così delicato ha gestito i rapporti con l'Europa e le politiche economiche in un momento così unico come l'emergenza sanitaria che stiamo vivendo, senza polarizzare su di sé risentimenti eccessivi ma costruendo al contrario una figura pubblica autorevole e rassicuranti.

Il professore di Storia prestato alla politica è stato già misurato nell'agone romano per le elezioni suppletive nel collegio più che sicuro di Roma Centro. Soprattuto Gualtieri è un uomo di partito che risponderebbe con una disciplina forse oggi desueta ad affrontare una sfida difficile.

Ma Gualtieri "funziona"? Si chiedono in molti in queste settimane, dove con "funziona" si intende se sarà in grado di attirare consensi e simpatie in una competizione elettorale che si annuncia aspra e combattuta, dove la destra va battuta nelle periferie e c'è bisogno di recuperare i voti in uscita dal Movimento 5 Stelle. "Ci si può lavorare", rispondono più o meno così dirigenti dem di lungo corso e i veterani delle campagne elettorali. Gualtieri ha dimostrando con le sue esibizioni chitarra in mano di saper spiazzare e stupire, vediamo cosa risponderà quando sarà il momento di scegliere se scendere in campo.

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