Muffa e acque nere nelle case popolari a Primavalle: “Rischi per sicurezza e salute”
In una palazzina popolare del quartiere Primavalle a Roma ci sono numerosi problemi strutturali e i residenti sono esasperati per le condizioni nelle quali si trovano a vivere ormai da anni, tra la muffa, che divora i muri interni degli appartamenti e le acque nere, che scorrono a cielo aperto nel cortile sottostante. Fanpage.it in un servizio, visitando stanze e corridoi, ha raccolto le immagini che mostrano il disagio nel quale si trovano i residenti di via Gerolamo Aleandro. "Quando piove l'acqua entra anche in casa e scende sul pavimento – spiega una donna che abita in una delle case popolari – non sappiamo cosa fare, siamo disperati". Un'altra cittadina, mostrando l'esterno dell'edificio, racconta: "Abbiamo chiamato Ater per fare un intervento su un pozzetto, dove si vedevano sapone e carta igienica. Sono venuti hanno svolto un lavoro approssimativo per poi ricoprire con delle mattonelle, quando in realtà non avevano risolto il problema. Quando si sovraccarica la colonna infatti, l'acqua scende e si allaga tutto il canale e il linquame delle acque nere, insieme al suo odore nauseabondo, arriva fino alle cucine".
Nelle case popolari di Primavalle rischi per sicurezza e salute
"In questo palazzo c'è un problema di sicurezza, è proprio un'emergenza – spiega Emiliano Gentili, Unione Inquilini – ci sono numerose infiltrazioni, in particolare la questione è grave per alcune situazioni dove le perdite provenienti dall'appartamento sovrastante posto al di sopra del locale caldaia, cadono vicino a questa e arrivano a sfiorare i cavi elettrici". E aggiunge: "Altri aspetti che ci preoccupano molto sono i crolli periodici di pezzi di cornicione e blocchi di cemento pericolanti delle terrazze". I residenti chiedono che Ater si mobiliti perché ad essere in gioco c'è la loro salute. "L'appello che rivolgiamo è quello di intervenire urgentemente almeno per sistemare il vano caldie e metterlo in sicurezza – continua Gentili – sfuttando i bonus previsti in questo momento di pandemia che prevedono per Ater la possibilità di scaricare il 110 per cento delle tasse e delle aliquote fiscali da pagare sui lavori, perché limitarsi ad interventi ordinari non risolve ma aggrava il problema".
Servizio di Simona Berterame