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Morto Massimo Pradella, direttore d’orchestra Rai e presidente onorario dell’Anpi

Il maestro Massimo Pradella si è spento all’età di 96 anni. Era presidente onorario dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Arrivato a Roma nel 1940 con la famiglia di origine ebraica, in fuga dalle leggi razziali si unì alla Resistenza. Alla Garbatella, come staffetta partigiana, mise in salvo molti ebrei. Dopo la guerra, la brillante carriera da direttore dell’orchestra sinfonica della Rai.
A cura di Luca Ferrero
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Fonte La Presse
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Il maestro Massimo Pradella se n'è andato all'età di 96 anni. È morto a Roma, città che lo accolse quando di anni ne aveva solo quindici. Qui cominciò a studiare musica al Conservatorio di Santa Cecilia, per poi diventare il direttore stabile alla Rai. Sempre nella Capitale, nel quartiere di Garbatella, si unì alla Resistenza. Fino all'altro ieri, il maestro Pradella è stato presidente onorario dell'Anpi Provinciale di Roma. Così lo ha ricordato il presidente dell'VIII Municipio Amedeo Ciaccheri: "Se ne va senza aver mai cessato di farsi combattente con la sua voce, le sue idee, la memoria di cui si è fatto ingranaggio".

Massimo Pradella staffetta partigiana alla Garbatella

Le prime lezioni di pianoforte con la madre, quelle di violino con lo zio. Poi, il diploma al Conservatorio di Roma. Nella Capitale, Massimo Pradella arrivò nel 194o con la famiglia, in fuga da Ancona dopo la promulgazione delle leggi razziali. Sua madre, della famiglia Senigaglia, fu di origine ebraica. Giunto nel quartiere di Garbatella, il giovanissimo musicista si unì alla Resistenza. Massimo Pradella, la staffetta partigiana appena maggiorenne, salvò molti giovani ebrei, trovando loro un rifugio nell'Università Lateranense. Dopo la Seconda Guerra Mondiale iniziò a girare il mondo da concertista. Nel 1959 arrivò l'incarico che segnò definitivamente la sua carriera. Diventò il direttore stabile alla Rai: prima l'Orchestra Sinfonica di Torino, poi la Scarlatti di Napoli e infine quella di Roma. Pianista e violinista di formazione, rimase direttore d'orchestra della radiotelevisione italiana fino al 1990.

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