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Morte Antonietta Rocco, svolta nel caso: indagata anche la figlia della badante accusata dell’omicidio

Non solo la ex badante: dopo aver passato al vaglio alcune intercettazioni ambientali in Questura da parte del compagno della donna accusata di omicidio, è finita nel registro degli indagati anche una delle figlie della coppia.
A cura di Beatrice Tominic
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A sinistra Sabrina Dal Col, a destra Antonietta Rocco.
A sinistra Sabrina Dal Col, a destra Antonietta Rocco.

C'è un'altra persona iscritta al registro degli indagati per l'omicidio di Antonietta Rocco, la sessantatreenne uccisa in casa a Latina nel quartiere di Campo Boario circa la settimana scorsa. La donna è stata accoltellata mentre si trovava in casa sua con un grosso coltello da cucina, forse un machete, con cui è stata colpita alla gola, le coltellate inferte con rabbia.

Oltre alla ex badante, Sabrina Del Col, che aveva lavorato in passato per Rocco per una sostituzione estiva, ora è indagata anche una delle figlie di quest'ultima per false informazioni. Gli accertamenti degli inquirenti sono ancora in corso per cercare di chiarire ulteriori responsabilità.

Indagata la figlia di Sabrina Dal Col

Una volta posta in stato di fermo l'ex badante, sono stati chiamati in interrogatorio anche il compagno della donna e una delle figlie. Proprio quest'ultima, in questa occasione, avrebbe reso informazioni false probabilmente nel tentativo di coprire delle responsabilità.

"Ma cosa hai fatto?", è quanto avrebbe detto il marito di Dal Col secondo alcune intercettazioni ambientali registrate nella sala di attesa della Questura in attesa dell'interrogatorio. Fra gli elementi che hanno contribuito a chiederne anche il trasferimento in carcere, inoltre, una profonda ferita alla mano con arma da taglio e il fatto che sia stata raggiunta dagli agenti mentre si trovava in una stazione dei bus: chi indaga ha ipotizzato potesse tentare la fuga. Ulteriori elementi potrebbero arrivare dopo le analisi sulla lavatrice della donna: nel caso in cui avesse lavato dei vestiti sporchi di sangue, presumibilmente anche con tracce ematiche e organiche della vittima, potrebbero essere rimaste delle particelle riconducibili a lei nel cestello.

La ricerca del movente: dopo l'omicidio l'ex badante è andata al bingo

A ritrovare il corpo la mattina successiva all'omicidio, nella giornata di venerdì 19 settembre 2025, è stata la badante che attualmente lavorava per Rocco. È entrata in casa e l'ha ritrovata in una pozza di sangue a letto. Secondo gli accertamenti degli inquirenti, la donna è stata accoltellata più volte alla gola, con colpi inferti con una violenza e una rabbia particolari, come ha precisato la pm.

L'omicidio, però, risalirebbe alla sera precedente. Secondo le ricostruzioni di chi indaga, dopo il delitto Dal Col sarebbe andata a giocare al bingo. Proprio in questo contesto sarebbe possibile rintracciare il movente dell'omicidio. Al termine del rapporto di lavoro fra le due donne ci sarebbero stati anche dei dissidi legati al licenziamento di Dal Col. La badante, che aveva già lavorato per vicini e parenti di Rocco, era stata indicata con il passaparola alla sessantatreenne, ma più di una persona aveva riferito anche di episodi di piccoli furti: nell'abitazione della cinquantatreenne sono stati ritrovati degli oggetti riconducibili proprio alla vittima.

A spingere la donna, in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla minorata difesa viste le condizioni di salute in cui viveva la sessantatreenne, ipovedente e con difficoltà deambulatorie, potrebbe essere stato un movente economico.

Le analisi della polizia scientifica e la ricerca dell'arma del delitto: cosa è successo

Oltre agli esiti delle analisi sulla lavatrice, sono attesi nelle prossime ore quelle sul letto su cui è stato ritrovato il corpo di Antonietta Rocco, al vaglio degli agenti della Polizia Scientifica.

Come anticipato, il ritrovamento è avvenuto nella giornata di venerdì 19 settembre 2025. A rinvenire il cadavere è stata la badante che attualmente lavorava dalla donna. Dopo le prime indagini, nella sera stessa di venerdì, a circa 24 ore dall'omicidio, i sospetti degli inquirenti si sono stretti intorno alla badante che, per una sostituzione, aveva lavorato in passato per la donna.

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