116 CONDIVISIONI

Bulli e razzisti perseguitano un 15enne tramite Instagram: “Sei il nostro schiavo negro”

Tre ragazzi sono stati denunciati per estorsione aggravata, atti persecutori e lesioni personali aggravate per aver minacciato e insultato quindicenne, provocandogli un forte stato d’ansia, fino a mandarlo in ospedale. A finire nei guai tre studenti romani dopo la denuncia del padre del giovane.
A cura di Alessia Rabbai
116 CONDIVISIONI
Immagine

Hanno minacciato e insultato un ragazzo di quindici anni, provocandogli un profondo stato d'ansia e portandolo ad un lungo periodo di ricovero all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Tre adolescenti coetanei del giovane preso di mira sono stati denunciati con l'accusa di estorsione aggravata in concorso, atti persecutori e lesioni personali aggravate in concorso. Nel dettaglio, si tratta di tre studenti romani, ai quali i militari nella giornata di ieri, mercoledì 30 settembre, hanno notificato un'ordinanza di applicazione della misura cautelare della permanenza in casa, emessa dal Tribunale per i Minorenni di Roma. Minacce e insulti anche a sfondo razziale, per le sue origini centrafricane. I carabinieri della Compagnia di Roma Trastevere sono risaliti all'identità dei tre ragazzi, al termine delle indagini che hanno visto l'analisi dei tabulati telefonici e dei dati telematici, passati al vaglio dagli investigatori. Secondo quanto ricostruito i tre ritenuti responsabili, avrebbero condotto le violenze sul coetaneo nel periodo compreso tra marzo ed agosto.

I tre bulli insultavano la vittima in chat

Dalle informazioni raccolte dai militari del Nucleo Operativo è emerso come le minacce e gli insulti avvenivano attraverso profili falsi, appositamente creati in una chat di messaggistica istantanea molto utilizzata tra gli adolescenti. Così lo contattavano e si approfittavano di lui, provocandogli un continuo stato di paura e di ansia, a seguito del quale per il giovane è stato necessario ricorrere a cure mediche. Data la situazione in cui si trovava il figlio, il padre si è rivolto in caserma ed ha chiesto aiuto ai carabinieri, i quali hanno fatto partire le indagini. È emerso anche come i bulli abbiano costretto il quindicenne a consegnargli denaro, per una cifra totale che ammonta a 150 euro e pacchetti di sigarette su richiesta.

116 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views