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Medici aggrediti all’ospedale di Civitavecchia, D’Amato: “Siamo vicini alle vittime”

Nella tarda serata del primo maggio, un cittadino giunto al Pronto Soccorso per accompagnare il figlio minorenne ha aggredito gli operatori dell’ospedale di Civitavecchia.
A cura di Beatrice Tominic
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Foto di repertorio
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È successo nella serata fra domenica primo e lunedì 2 maggio all'ospedale San Paolo di Civitavecchia, al civico 1 di Largo dei Donatori di Sangue: alcuni operatori del Pronto Soccorso della città sul litorale a nord di Roma sono stati aggrediti da un cittadino.

L'uomo, per cui, una volta identificato, è immediatamente scattata un'informativa in Procura, si è recato all'ospedale insieme al figlio minorenne che si era procurato una ferita superficiale alla testa. I medici e gli infermieri del Pronto Soccorso, avendo verificato la non gravità della lesione, l'hanno giudicata con un codice verde.

L'aggressione agli operatori del Pronto Soccorso

Essendo stato valutato con un codice verde, i tempi di attesa si sono allungati per lasciare spazio e tempo ai e alle pazienti in condizioni più gravi. A questo punto l'uomo, si è iniziato a lamentare sempre di più fino ad urlare contro il personale sanitario del Pronto Soccorso, aggredendoli verbalmente. Non si sono registrati feriti né danni ingenti alla struttura, ma nel parapiglia generale una tastiera del pc è stata gettata a terra e si è rotta. Poco dopo, verso le ore 22, sono arrivati sul posto i carabinieri.

La nota di D'Amato

Nel pomeriggio di oggi è arrivata una nota dall'assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D'Amato: "Condanniamo con forza quanto accaduto lunedì notte al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Paolo di Civitavecchia, dove due medici hanno subito una grave aggressione nel corso del turno notturno da parte di un cittadino – ha comunicato nella nota – Sono stati rilevati anche danni alle strumentazioni dell’Ospedale sempre legati all’aggressione subita dal personale sanitario."

Poi ha continuato: "Esprimiamo piena vicinanza alle vittime dell'aggressione e stigmatizziamo ancora una volta un comportamento odioso, rivolto proprio a chi si prende cura della nostra salute. Un ringraziamento va alle Forze dell’Ordine che sono intervenute repentinamente evitando il peggio."

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