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Massacrano con calci, pugni e bastonate un 63enne: lo aggrediscono in cinque per rubare un telefono

Lo massacrano di botte in cinque e lo lasciano dolorante steso sul marciapiede: un 63enne è stato soccorso dalla polizia. Fermata una persona del gruppo e sottoposta a fermo.
A cura di Beatrice Tominic
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Immagine di repertorio
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Lo hanno trovato sdraiato a terra, su uno dei marciapiedi in via delle Terme di Traiano, a pochi passi dal Parco del Colle Oppio che si affaccia sul Colosseo, ferito e ancora dolorante dopo una rissa. L'uomo, un 63enne, ha raccontato ai poliziotti, giunti sul posto per la segnalazione di una rissa in strada, di essere stato picchiato da un gruppo composto da cinque persone, una delle quali armata di bastone.

Cosa è successo: la rissa a pochi passi dal Colosseo

I fatti si sono svolti venerdì scorso, 24 febbraio 2023. Il 63enne si trovava in via delle Terme di Traiano quando è stato massacrato da cinque persone, probabilmente di nazionalità indiana, con calci, pugni e bastonate, fino a lasciarlo dolorante in terra prima di fuggire, dopo averlo derubato di soldi e cellulare.

Sul posto, dopo la segnalazione, sono arrivati gli agenti del I Distretto Trevi, del commissariato Celio e della Sezione Volanti che lo hanno trovato ancora steso in terra e dolorante e lo hanno affidato alle cure del 118: gli operatori del personale sanitario hanno provveduto immediatamente a trasportarlo all'ospedale Santo Spirito.

La ricerca dei cinque uomini e l'arresto

Nel frattempo gli agenti, a cui il ferito aveva già descritto gli aggressori, si sono messi sulle tracce del gruppo di uomini, riuscendone ad individuare uno che, non appena notata la presenza delle forze dell'ordine, ha provato a scappare, ma senza riuscirci. Dopo averlo bloccato, gli agenti lo hanno trovato in possesso del telefono rubato al 63enne, conservato nella tasca del giaccone, ma anche di un involucro di hashish per il quale è stato sanzionato è stato sanzionato amministrativamente e di altri 540 euro, conservati nella tasca dei pantaloni: non ha saputo spiegare, però, da dove provenissero.

L'uomo, un 34enne, è stato sottoposto a fermo e, dopo la convalida, è stato disposto l'obbligo di firma.

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