Lista stupri al Giulio Cesare: s’indaga per istigazione a delinquere finalizzata alla violenza sessuale

Istigazione a delinquere finalizzata alla violenza sessuale: questa l'ipotesi di reato formulata dalla Procura di Roma in relazione alla ‘Lista stupri' trovata nel bagno del liceo Giulio Cesare di Roma. Gli investigatori della Digos hanno inviato una prima informativa in procura, e allo stesso tempo è stata informata anche la procura della Repubblica per i minorenni. Le indagini si starebbero concentrando su uno studente in particolare, mentre sarà ascoltato sempre in procura chi ha scattato la foto a quella lista, che comprende i nomi di otto ragazze e un ragazzo.
Come detto, le indagini, si stanno concentrando su un solo studente. Le studentesse della scuola però, hanno tenuto a sottolineare una cosa: ossia che da tempo al Giulio Cesare si stanno verificando episodi di violenza, che non fanno capo a una singola persona. Il timore degli studenti è che l’episodio venga visto come un gesto isolato e si cerchi un unico responsabile, mentre in realtà si tratta di un problema sistemico che non riguarda una sola persona.
“Nelle ultime ore si parla tanto di un sospettato che avrebbe scritto questa lista – ha spiegato a Fanpage.it F., del collettivo ZeroAlibi -. Io non so se è stato lui, sono sicuramente scettica, ma credo sia grave addossare la responsabilità di quanto accaduto a una sola persona. Perché nella nostra scuola c’è un serio problema che riguarda la violenza di genere, ed è un problema più grande e sistemico, che non riguarda il solo gesto di un singolo. Così è troppo comodo”.
La lista è stata trovata scritta nel bagno della scuola il 28 novembre, tre giorni dopo la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Una lista con accanto nomi di ragazze, che ha sollevato un polverone di notevoli dimensioni, tanto da richiedere indagini approfondite delle forze dell'ordine. La preside è stata convocata in procura, mentre i docenti, in una lettera, hanno dichiarato che "non si volteranno dall'altra parte".