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L’hotel Sheraton di Roma licenzia i suoi 164 dipendenti a tempo indeterminato causa Covid

L’hotel ha licenziato praticamente tutti i suoi dipendenti: cuochi, personale amministrativo, operai, addetti alle pulizie delle oltre 600 camere e delle 30 sale convegni.
A cura di Enrico Tata
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Centosessantaquattro dipendenti assunti a tempo indeterminato e tutti con più di 50 anni verranno mandati a casa. Accade all'hotel Sheraton di Roma. Il motivo ufficiale è la crisi causata dalla pandemia. Essa, ha scritto la società in una lettera inviata ai lavoratori licenziati, "ha comportato e comporterà una grave perdita economica insostenibile per l’albergo". Per questo l'hotel ha licenziato praticamente tutti: cuochi, personale amministrativo, operai, addetti alle pulizie delle oltre 600 camere e delle 30 sale convegni.

Questa crisi, riporta la Repubblica, non è stata causata, tuttavia, soltanto dal Covid. A settembre, infatti, l'azienda che possiede l'albergo di viale del Pattinaggio all'Eur ha avviato lavori di ristrutturazione che dureranno almeno un anno e mezzo. "Vogliono congelare tutto e riprendere quando l’albergo sarà nuovamente operativo: quindi il personale poteva essere mantenuto usando gli ammortizzatori sociali. Forse è più semplice azzerare tutto per ripartire con neoassunto con contratti precari? Questa crisi non è figlia di una chiusura definitiva, si tratta di operazione strumentale che poteva essere gestita con tempistiche diverse e modalità compatibili a conservare i posti di lavoro: rischiano di dare una fotografia di come sarà affrontato il post pandemia", ha spiegato a Repubblica Stefano Chiaraluce del sindacato Filcams Cgil .

Per la Confesercenti "senza un intervento urgente del governo, il posto di migliaia di lavoratori del turismo e a rischio: i primi licenziamenti sono già iniziati. Il Cdm di oggi proroghi gli ammortizzatori sociali per i comparti più colpiti dalla nuova ondata: il tempo sta per scadere". Per l'associazione "con la scadenza della Cassa straordinaria Covid19, non rinnovata dopo il 31 dicembre 2021, le imprese sono state costrette a mandare a casa i lavoratori, come accaduto allo Sheraton Roma. Senza una immediata soluzione sono a rischio 200.000 posti di lavoro nel solo comparto turistico. Ed è assurdo che, nonostante le molte rassicurazioni verbali che ci sono arrivate, cinque giorni dopo la scadenza ufficiale degli ammortizzatori sociali non si siano ancora adottati i provvedimenti necessari. Va bene il Green pass per chi lavora, ma occorre prima di tutto salvaguardare l'occupazione: tante imprese non sono più in grado di garantirla senza un intervento normativo che dia continuità alla cassa integrazione di quelle imprese dagli alberghi alle agenzie di viaggio, fino al settore degli eventi, sono in un lockdown di fatto".

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