Lazio potrebbe uscire da zona rossa, dati migliorano: dal 29 marzo ipotesi riaperture e spostamenti

Con un primo miglioramento dei dati, la speranza è che il Lazio possa uscire dalla zona rossa tra non molto. L'ipotesi è che tra circa una decina di giorni, da lunedì 29 marzo, si decida per un allentamento della stretta su chiusure e divieti di spostamenti tra Comuni, con un possibile ritorno in arancione che permetterà alle persone maggiore libertà. L’Rt del Lazio, l’indice di trasmissione del virus, da quanto è emerso ma non ancora ufficialmente comunicato dall'Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, è sceso a 1,09. Di certo per ora sappiamo che per quanto riguarda lunedì 22 marzo e la prossima settimana, la regione resterà ancora in zona rossa, perché è necessario confermare un andamento positivo per almeno quattordici giorni. "Siamo in una fase di ascesa, non abbiamo ancora una situazione critica per quanto riguarda i tassi di occupazione dei posti letto e delle terapie intensive, però i numeri sono in lieve aumento. Anche se vediamo un leggero calo dell’ultima rilevazione dell’Rt rispetto alla settimana precedente” ha commentato l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato.
A Pasqua e Pasquetta tutta Italia sarà zona rossa
Anche qualora il Lazio dovesse allentare la stretta sulle misure anti contagio a fine marzo, in occasione di Pasqua e Pasquetta, quindi nelle giornate del 3, 4 e 5 aprile, tornerà rosso, come il resto d'Italia, per tre giorni unita in un unico colore in occasione delle festività, che saranno blindate, come da decreto del Consiglio dei ministri. Entro i confini della singola regione e sull'intero territorio nazionale vigono dunque le regole della zona rossa, con bar, ristoranti, pizzerie e pasticcerie chiusi e operativi solo per il servizio di asporto (fino alle ore 22) e di consegna a domicilio (con orario illimitato). Una deroga è prevista solo in queste tre giornate per le visite nelle abitazioni di amici e parenti, che sono concesse per un massimo di due persone non conviventi al giorno (esclusi minori di quattordici anni, disabili e persone non autosufficienti). Resta confermato il coprifuoco.