819 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Lazio, da 1 marzo vaccini Covid per 65enni: “No a medici disertori, gli revocheremo la licenza”

L’assessore D’Amato critica la decisione di molti medici di famiglia del Lazio di non aderire, per il momento, alla campagna di vaccinazione anti Covid della popolazione: “Siamo in guerra e chi si defila è un disertore. Questa vicenda è inquietante per 3 aspetti: chi non fa i vaccini intanto viola il giuramento d’Ippocrate. Poi vaccinare non è un’opzione, è una funzione obbligatoria. Terzo: ho sentito un medico dire “sono stanco”. E allora, aggiungo io, lasci il posto”.
A cura di Enrico Tata
819 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Secondo l'Ordine dei medici due studi su tre non hanno aderito, per ora, alla vaccinazione della popolazione. L'assessore regionale del Lazio, Alessio D'Amato, ha commentato duramente questa scelta in un'intervista rilasciata al Messaggero: "Siamo in guerra e chi si defila è un disertore. Questa vicenda è inquietante per 3 aspetti: chi non fa i vaccini intanto viola il giuramento d’Ippocrate. Poi vaccinare non è un’opzione, è una funzione obbligatoria riconosciuta dall’accordo nazionale col Ministero. Terzo: ho sentito un medico dire “sono stanco”. E allora, aggiungo io, lasci il posto. Abbiamo già avviato un procedimento disciplinare, oggi. Rischia la revoca della convenzione. E non solo, c’è un tema penale. Speriamo di non arrivare alle denunce. Sono convinto si tratti solo di qualche caso". D'Amato allo stesso tempo si dice però sicuro che nelle prossime settimane le adesioni aumenteranno: "Aderiranno quasi tutti, per l’antinfluenzale erano 3.800 medici su 4.200. Non si cerchino scuse, non si dica che non c’è una procedura. Il nostro accordo è di 10 giorni fa, firmato da tutte le sigle. Tutte. I medici di base devono fare la loro parte. Capisco che, non per colpa nostra, partiranno con quantitativi molto bassi, ma bisogna cominciare. Devono accettare le prenotazioni e non solo: chiamare i 65enni, fare le liste".

Da lunedì via alla vaccinazione dei 65enni con le dosi AstraZeneca

La Regione Lazio ha fatto sapere che le dosi del vaccino destinate agli studi dei medici di famiglia saranno complessivamente 80mila. Cioè 20 dosi a studio, considerando i circa 4mila medici di famiglia presenti sul territorio. Questo, ovviamente, se aderiranno tutti alla campagna vaccinale, ma così, come anticipato, non sembra che sarà. Da lunedì primo marzo i medici di famiglia cominceranno le vaccinazioni ai 65enni e ai 64enni cittadini del Lazio e somministreranno le dosi del vaccino AstraZeneca. Ovviamente tra i loro assistiti occorre togliere i 65enni e 64enni che appartengono alle forze dell'ordine, gli insegnanti e i medici, il cui percorso vaccinale è diverso.

819 CONDIVISIONI
32804 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views