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L’amica di Maria Grazia, morta dopo un intervento: “Il mio matrimonio senza lei, ci hanno tolto tutto”

Quattro anni fa, il 24 maggio 2021, Maria Grazia Di Domenico è morta in seguito a un intervento eseguito in una clinica di Roma. Il ricordo della giovane, che solo pochi giorni prima aveva scelto l’abito da sposa, è vivo nella sua famiglia, nelle amiche e nel fidanzato.
A cura di Natascia Grbic
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"Ci siamo conosciute sui banchi di scuola quando avevamo quattordici anni, e da allora non ci siamo più lasciate. Ci chiamavamo ‘Rambo e Rocky‘, era un soprannome che aveva ideato lei. Era la mia migliore amica, una sorella, colei sulla quale potevo sempre contare. La sua scomparsa non l'ho ancora metabolizzata: a tutt'oggi ho l'impressione che non sia mai successa, ma quando torno in città e vado a trovarla al cimitero la verità mi investe e me la trovo spiattellata in faccia. Mi hanno portato via una parte, quella parte dove racconti le confidenze che non dici a nessuno, solo alla migliore amica. Non ho un'altra amicizia così, rimarrà sempre e solo lei".

Federica è la migliore amica di Maria Grazia Di Domenico, la giovane morta nel 2021 a soli 27 anni in seguito a un intervento di conizzazione al collo dell'utero eseguito alla Clinica Santa Famiglia di Roma. Dopo l'intervento ha cominciato a stare male, ma il medico che l'aveva operata le ha solo prescritto fermenti lattici e antidolorifici, pensando avesse un virus intestinale. Alla sera del terzo giorno la ragazza è poi stata portata in ospedale, dove è stata sottoposta a un'operazione d'urgenza: ormai però era troppo tardi, e il 24 maggio, appena una settimana dopo l'intervento, è deceduta. Il ginecologo che l'ha operata è accusato di omicidio colposo. Dagli atti della procura è emerso che durante l'operazione le era stato perforato l'intestino. Oggi è l'anniversario della scomparsa di Maria Grazia: la famiglia, il fidanzato e le amiche chiedono sia fatta giustizia, ma soprattutto che la giovane non sia dimenticata.

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"La nostra è sempre stata una vita molto semplice. Maria Grazia era una ragazza educata, volenterosa, sempre col sorriso come si evince da tutte le foto che la ritraggono. Eravamo molto simili ma con passioni differenti: lei amava la musica, suonava nella banda, mentre io sono sportiva, lei lo era un po' di meno", aggiunge Federica, lasciandosi scappare una risata a questo ricordo. "Un anno le facemmo una sorpresa per il suo compleanno mentre era in Erasmus a Nizza. Io e la sorella volevamo farci trovare davanti gli alloggi universitari, la stavamo aspettando perché doveva andare a lezione ma non scendeva. Abbiamo aspettato per un'ora, poi abbiamo visto un ragazzo che usciva e siamo entrate, andando a bussare alla sua porta. Abbiamo preso un b&b e festeggiato insieme, siamo rimaste alcuni giorni. Io oggi lavoro a Ventimiglia, manco a farlo apposta mi trovo vicina. Ma a Nizza non ci metto più piede".

Il dolore per la scomparsa di Maria Grazia è ancora vivo in tutte le persone che le vogliono bene. "Ce l'hanno strappata all'improvviso senza motivo, e questo fa ancora più rabbia. Si doveva sposare, ed è stato terribile anche il giorno del mio matrimonio, sono andata all'altare e lei avrebbe dovuto essere lì. Io so che c'era, ma doveva essere con me in un altro modo: io dovevo essere la sua testimone e lei doveva esserlo per me. Oggi mi ritrovo con questo dolore enorme, e mi sento molto sola".

Maria Grazia Di Domenico
Maria Grazia Di Domenico

"Ci bastava anche stare a casa, andavamo spesso a casa l'una dell'altra, la sua per me era una seconda famiglia. Facevamo i compiti, poi ci facevamo la cioccolata calda davanti al caminetto, oppure lei mi faceva dei dolci. Ho ancora la sua ricetta dei cerealix al Marx scritta da lei, non posso mai dimenticarlo, me li faceva e io andavo matta. Credo sia l'unica cosa scritta che ho di lei. A diciotto anni invece ci siamo fatte un filmino, io sono di settembre e lei di novembre. Avevamo passato una giornata pazza a casa in cui ci eravamo truccate in maniera obbrobriosa e ci eravamo dette che quelle foto non dovevano uscire. Lei mi ci ha fatto un filmino per i miei diciotto anni che mi sono poi goduta a casa da sola, e io ho fatto lo stesso con lei poi".

La scomparsa precoce di Maria Grazia ha tolto la possibilità a tantissime persone di continuare a godere della sua presenza, e di partecipare agli eventi più importanti della sua vita. Un vuoto difficile da colmare che si fa sentire ancora oggi. "Avrò sempre un rimorso, quello di non averla vista con l'abito da sposa. Ma pensavamo di avere una vita davanti, e che poi ci sarebbe stato modo. Quando è andata in atelier per l'abito, era il periodo quasi post covid, io non sono potuta andare perché il mio attuale marito, che all'epoca era il mio fidanzato, proprio quel giorno doveva partire per Piacenza per fare la scuola di Polizia. Lei ha capito la mia esigenza e mi ha detto di non preoccuparmi, che mi avrebbe aspettata e che avrei visto l'abito il giorno della prova. Le dissi che cascasse il mondo ci sarei stata. Quel giorno non è mai arrivato, e non averla vista vestita da sposa è il mio più grande rimorso, anche se poi grazie a sua sorella Paola ho visto una foto dell'abito".

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"Ho una canzone che mi ricorda Maria Grazia, ed è ‘A parte te' di Ermal Meta, parla di una persona cara al cantante scomparsa. Alla fine della canzone dice "sempre sarai nella tasca destra in alto", perché quando abbracci una persona, il suo cuore è alla tua destra. È un modo per dire ‘il tuo cuore sarà sempre con me'. E ‘ascolterai ridendo ogni mio segreto che nessuno a parte te a parte noi… ha visto mai". Perché anche se non posso più raccontarglielo, lei a prescindere saprà sempre tutto".

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