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Ladispoli, convalidati arresto e carcere per Fabrizio Angeloni

Fabrizio Angeloni non appena le sue condizioni di salute lo permetteranno dovrà andare in carcere. Così ha deciso il gip, che ha convalidato l’arresto e la misura di custodia cautelare.
A cura di Alessia Rabbai
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Il giudice delle indagini preliminari ha convalidato l'arresto e la misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di Fabrizio Angeloni, il quarantanovenne accusato di tentato duplice omicidio. La decisione del gip è arrivata intorno alle ore 11 oggi, sabato 23 aprile. Il giudice ha ritenuto valida la ricostruzione fatta dai carabinieri della Compagnia di Civitavecchia coordinati dalla locale Procura. È accusato di aver accoltellato la moglie e la figlia minorenne in casa a via Milano a Ladispoli. Angeloni si trova ancora ricoverato in gravi condizioni al Policlinico Agostino Gemelli di Roma per ferite d'arma da taglio all'addome. Si è svegliato, ma è ancora intubato. Quando il suo stato di salute lo concederà sarà interrogato. Serena Gasperini, uno degli avvocati che lo difende ha definito quella del magistrato una "scelta dovuta per il tipo di reato. Non la condivido, considerando anche che non conosciamo la versione del mio assistito".

Il punto sulle indagini dell'accoltellamento a Ladispoli

I protagonisti dei fatti avvenuti la mattina presto di giovedì scorso 21 aprile sul litorale Nord della provincia di Roma non hanno ancora parlato: la figlia di Angeloni, di diciassette anni, è ricoverata all'ospedale Bambino Gesù di Palidoro ed è fuori pericolo, mentre la moglie Silvia, la più grave dei tre, si trova al San Camillo ancora in prognosi riservata. L'interrogatorio di garanzia per Angeloni non c'è stato, ma i militari potrebbero ascoltarlo già la prossima settimana, così come la figlia e la moglie, non appena le loro condizioni di salute lo permetteranno. I carabinieri hanno sentito una ventina di testimoni che li hanno aiutati a ricostruire un primo quadro della vicenda, nell'attesa delle verisioni dei tre feriti, direttamente coinvolti nei fatti. La diciassettenne ai carabinieri arrivati in via Milano ha subito detto che a ferirla era stato il padre. I militari hanno trascorso un'intera mattina all'interno dell'abitazione per i rilievi del caso.

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